Il tribunale del Riesame a distanza di moltissimi mesi ha finalmente deciso sull’indagato più importante dell’inchiesta Equalize, Enrico Pazzali, il presidente dei Fondazione Fiera Milano. Niente misura cautelare, cioè niente arresti domiciliari, come aveva chiesto la procura di Milano. Certo è che la decisione sulla misura era quasi scontata. Ma i giudici nella loro ordinanza non smontano affatto il lavoro dei pm sulla centrale di spionaggio che offriva servizi a vip, aziende e politici, e che avrebbe spiato oltre 650 persone, tra personaggi famosi, potenti di ogni risma e industriali.

Il Riesame conferma il ruolo di Pazzali: «Non pare dubitabile la partecipazione di Pazzali Enrico all’associazione per delinquere: il manager pubblico di successo, che rivestiva incarichi importanti, ambiva a mantenerli e a sponsorizzare la sua professionalità in direzioni più prestigiose, coglieva immediatamente le potenzialità del gruppo e le sfruttava a proprio vantaggio».

Tuttavia secondo il Riesame sono venuti meno i presupposti per concedere le misure cautelari. Pazzali infatti si era autosospeso da Fondazione Fiera e inoltre non sarebbe stato in grado, spiegano nell’ordinanza, di inquinare le prove. 

Il Riesame ha deciso non solo su Pazzali, ma su altri 11 indagati. E solo per uno di loro ha deciso di concedere gli arresti. 

La decisione arriva all’indomani della notifica della chiusura indagini per 15 indagati della vicenda Equalize: la procura è pronta a chiedere il rinvio a giudizio. 

© Riproduzione riservata