Tra l’emergenza Covid-19 che non è mai cessata e i ritardi accumulati dopo un anno di pandemia il personale ospedaliero continua con le vaccinazioni: il racconto di un infermiere lombardo
- Ritardi accumulati ed emergenza senza fine hanno messo sotto pressione il personale ospedaliero di tutto il paese.
- Ora si aggiunge anche la campagna vaccinale: all’ospedale di Merate circa metà del personale impiegato proviene dall’ospedale.
- Gli infermieri che li aiutano sono spesso liberi professionisti che lavorano sul territorio e che sperano che l’importanza del loro lavoro venga finalmente riconosciuta.
«La stanchezza c’è, è percepibile», dice Daniele Visconti, uno degli infermieri che si occupano di vaccinazioni all’ospedale di Merate, un piccolo centro all’incrocio tra le province di Lecco, Monza e Bergamo. Dopo un anno di pandemia, il sistema sanitario italiano si trova ancora sotto una pressione senza precedenti. Il Covid non ha affatto mollato la sua presa e secondo i dati Agenas ci sono dodici regioni oltre la soglia d’allerta per numero di ricoveri in terapia intensiva e area medica.



