Dopo anni di servizio, una formazione complessa e costosa, centinaia di precari hanno visto svanire l’ultima opportunità di stabilizzazione prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Perché ci dicono che sono concorsi fatti per noi se non è vero? Siamo testati su conoscenze che poco hanno a che fare con la vita vera in classe»
Ho 57 anni, sono una donna e vivo al sud, dove molte donne oltre a lavorare devono occuparsi dei figli e dei genitori anziani. Devono essere casalinghe e mogli attente. Insegno da 20 anni e ho quasi sempre ricoperto incarichi annuali». A parlare è una docente di lettere alle medie, precaria da 20 anni, Maria Teresa Miccoli. Che, come migliaia di altri, nonostante gli anni di insegnamento in classe, almeno un’abilitazione conseguita e un concorso alle spalle superato, non ha ottenuto il punteggio



