Se sarà zona rossa per tutti forse non sarà come l’abbiamo vista finora. Ancora niente è deciso. Il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia oggi hanno discusso delle ipotesi sul tavolo per contenere il contagio da Covid-19 con i presidenti delle regioni per l’ultimo weekend prima di Natale, il 19 e 20 dicembre, e dal 24 al 7 gennaio. Non c’è una posizione comune dei governatori anche perché si è trattato di un incontro informale per un giro di opinioni. Il governo, ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, «non ha specificato nessuna ipotesi, si è riservato di dircelo domani, domani valuteremo». Una pausa dovuta anche al vertice del presidente del consiglio Giuseppe Conte e dei capidelegazione di maggioranza che è seguito.

Il presidente della Puglia, Michele Emiliano, dopo l’incontro ha spiegato: «Siccome non potranno applicare il vecchio Dpcm, non è detto che la zona rossa dal 24 al 7 sia identica a quella che abbiamo avuto fino ad adesso». Domani dopo la Stato-Regioni si svolgerà anche un conferenza l’Unificata con Anci e Upi dove il governo spiegherà le misure.

Il presidente della Puglia ne ha parlato anche a Pomeriggio cinque: «Evidentemente hanno pensato, secondo me giustamente, che visto che tra il 24 e il 7 gennaio c'è un sostanziale rallentamento di tutta la vita, c'è il rischio di avere movimento e aggregazioni di persone per ragioni non essenziali». I ministri «Hanno chiesto a noi cosa ne pensavamo e noi, che non abbiamo più il controllo delle politiche per abbassare la curva ma gestiamo solo gli ospedali, siamo stati abbastanza contenti perché era l'unico modo per non rischiare dal 7 gennaio in poi una esplosione».

La Lega dice no

Ogni regione però ha un parere diverso. Massimiliano Fedriga, il presidente del Friuli-Venezia Giulia, così come la Lega, ha espresso contrarietà all’ipotesi di una chiusura per il prossimo fine settimana, e ha chiesto, se il governo decidesse di chiudere dal 24 dicembre, una deroga per i familiari per poter trascorrere il giorno di Natale insieme, «con numeri limitati e prudenza come in tutti gli altri Paesi europei». Ha inoltre chiesto, ha fatto sapere con una nota, ristori totali per le categorie colpite, una richiesta portata avanti dalle regioni come sempre in vista delle restrizioni.

Intanto il Senato ha approvato la mozione di maggioranza per rendere possibili gli spostamenti tra i piccoli comuni nei giorni delle festività natalizie con 140 sì, 118 no e 5 astenuti. Segno che non solo la Lega ma anche i partiti di maggioranza sono in cerca di deroghe.

Vertice in corso

Per quanto riguarda gli spostamenti, il governo non vorrebbe istituire nessuna stretta nel prossimo weekend. Per cui ci si dovrebbe poter continuare a spostare da zona gialla a zona gialla – cioè ormai quasi tutta Italia - come è stato consentito finora, mentre l'arrivo o la partenza da aree arancioni o rosse sarà possibile per i soli residenti. Restano sul tavolo i problemi delle vie dello shopping e le festività in famiglia, situazioni in cui regioni e governo temono che non riusciranno a evitare gli assembramenti.

La sottosegretaria Sandra Zampa rispondendo a Otto e mezzo ha detto: «Qui al ministero della Salute abbiamo proposto di optare per una misura rigorosa che assomigli molto alla zona rossa. Sarà un Natale poco allegro, è vero, ma sarà più sereno perché le persone a cui vogliamo bene sono in sicurezza».

Il premier Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza si incontreranno di nuovo, forse anche in serata. Si attende infatti il ritorno della ministra Teresa Bellanova, capodelegazione di Italia viva, che oggi era a Bruxelles.

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