Il conflitto tra Israele e Palestina divide la politica italiana, crea tensioni all’interno dei partiti stessi. Tante le manifestazioni di solidarietà che hanno avuto luogo negli ultimi giorni, ma c’è un evento particolare che sta facendo il giro sul web.

È iniziato tutto con un post su Twitter dell’account di Italia Viva in cui sono ritratti alcuni parlamentari del partito di Matteo Renzi nella manifestazione del 12 maggio al Portico di Ottavia organizzata in solidarietà con la Comunità ebraica di Roma. Sul posto c’era anche il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ma non il candidato alle primarie per il Campidoglio, Roberto Gualtieri, oltre a vari esponenti di spicco della destra italiana come Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Tuttavia a far scalpore è un episodio di censura che avviene all’interno di Italia Viva. Dopo la pubblicazione del Tweet che recita: «La nostra delegazione in piazza al Portico di Ottavia a Roma per difendere il diritto ad esistere dello Stato di Israele», l’account nazionale del partito riceve una risposta dalla sezione locale di Rimini. «E i palestinesi no? Ma scherziamo?».

Sembra un botta e risposta normale interno al partito, se non fosse che dopo qualche ora l’account di Italia Viva Rimini sparisce da Twitter. Sul social network è scoppiata l’ironia e la questione sembra essere sempre di più una questione di censura interna.

La manifestazione

Mentre in Israele e Palestina continuano incessantemente i bombardamenti da ambe le parti, a Roma si è tenuta una manifestazione di solidarietà nel ghetto ebraico. Il bilancio momentaneo è di 65 morti tra gli arabi (di cui 14 bambini) e 6 tra gli israeliani. «Sono ore terribili segnate dal sangue e da un odio che persiste che vuole vedere la distruzione di uno Stato e delle libertà», ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, intervenuta dal palco «Il nostro modello guarda alla pace e alla voglia di coesistere» ha aggiunto.

Tanti i politici che hanno preso parola, tra cui Enrico Letta: «Noi oggi siamo tutti a Tel Aviv, a Gerusalemme, dove c’è chi viene colpito dal terrorismo. Siamo qui per dire che non continuerà per sempre. La pace è possibile. Buona pace Israele e Palestina».

L’intervento di Matteo Salvini si è concentrato invece su Hamas: «I missili vanno condannati sempre e bisogna dire che Hamas è una organizzazione terroristica, e che ci vuole una soluzione pacifica, che gli islamisti non vogliono. Vorrei che il governo fosse per la pace in modo presente, chiaro e protagonista e non fosse silente».

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