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La decadenza e l’ambiguità di un’antimafia fatta di (troppe) parole

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane 23/05/17 Palermo ITA Cronaca Corteo per le strade di Palermo in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte. Nella foto: Maria Falcone Photo LaPresse - Guglielmo Mangiapane 23/05/17 Palermo ITA News People march in remembrance of judges Giovanni Falcone e Paolo Borsellino killed by the mafia in 1992. In the picture: Maria Falcone
Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane 23/05/17 Palermo ITA Cronaca Corteo per le strade di Palermo in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino e delle loro scorte. Nella foto: Maria Falcone Photo LaPresse - Guglielmo Mangiapane 23/05/17 Palermo ITA News People march in remembrance of judges Giovanni Falcone e Paolo Borsellino killed by the mafia in 1992. In the picture: Maria Falcone
  • Nel rumore per la cattura di Matteo Messina Denaro sono passate inosservate due notizie che valgono una piccola riflessione. Una proviene dalla Sicilia e l’altra da Modena. 
  • Un esponente dell’associazione Libera di don Luigi Ciotti è stato condannato per diffamazione per avere dato del favoreggiatore a un giornalista che aveva scritto sulle consulenze della senatrice Vincenza Rando.
  • La professoressa Maria Falcone, sorella del giudice, si è fatta fotografare  con Roberto Lagalla «per portare avanti insieme iniziative sulle legalità». Palermo e la memoria corta.

Una foto e qualche parola sono più che sufficienti per cogliere il segno di una decadenza che sembra inarrestabile. È una realtà che in molti, ostinatamente, non vogliono accettare: c’è un’antimafia oramai sempre più sbiadita, imbarazzante e intollerante. Nel rumore per la cattura di Matteo Messina Denaro sono passate inosservate due notizie che valgono una piccola riflessione. Ci sono fondazioni e associazioni che hanno perso la loro spinta iniziale, che sono sempre più prigioniere di sé ste

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