Italia

I misteri trapanesi nella lunga e felice latitanza di Matteo Messina Denaro

  • Passato e presente che s’intrecciano. Trapani dimentica i suoi morti: quarant’anni fa, la notte del 25 gennaio 1983, tre sicari hanno ucciso il sostituto procuratore Giangiacomo Ciaccio Montalto.  In solitudine indagava sui boss Minore, sugli Agate, su Francesco Messina Denaro, il padre di Matteo.
  • Nelle terra delle logge segrete, dal 2012 al 2017 è diventato sindaco anche un ufficiale dei servizi segreti: il generale dei carabinieri Vito Damiano, ex capo di un reparto del controspionaggio. Sognava di trasformare la Sicilia “nella Florida d’Europa”.
  • Quattro capi della squadra mobile “saltati” perché troppo ficcanaso. Degradati sul campo, trasferiti, umiliati. 

E' misteriosa anche nella sua forma, protesa verso il mare come se dentro il mare volesse sprofondare. E' lontana dalle superbie di Palermo capitale, è silenziosa, cupa nel suo essere indecifrabile. Per capire e scoprire la mafia nelle sue evoluzioni e nei suoi perfezionamenti bisogna tornare sempre lì, a Trapani. E nella sua provincia, da Castellammare fin giù in fondo alla Valle del Belice sino a Castelvetrano, a Mazara, a Campobello, a Marsala. E' terra di logge, segrete e segretissime, no

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