I cantieri attivi a Roma sono oltre 6mila tra pubblico e privato. In questo contesto, la presenza di lavoratori migranti è un elemento strutturale: le stime Cassa edile indicano una quota superiore al 50 per cento degli addetti.
A pochi giorni dalla firma del protocollo per la sperimentazione del badge di cantiere digitale, è stato siglato l'accordo per il rinnovo del contratto provinciale per l'edilizia industria di Roma e provincia. Atteso da tre anni, il nuovo contratto coinvolge più di 40.000 operai e 12.000 tra impiegati e quadri di un settore strategico per il territorio, toccando nodi cruciali del settore come la legalità, la sicurezza, l'integrazione, il salario e la lotta al lavoro nero. Il contratto, verrà poi validato dalle assemblee dei lavoratori entro il 30 settembre.
Secondo i dati forniti dai sindacati di categoria, tra cui Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl, il settore edilizio romano è crocevia di vite, melting pot e diverse problematiche pur restando la colonna portante dell’economia, rappresentando il 13 per cento del Pil della Capitale. I cantieri attivi a Roma sono oltre 6mila tra pubblico e privato. In questo contesto, la presenza di lavoratori migranti è un elemento strutturale: le stime Cassa edile indicano una quota superiore al 50 per cento degli addetti.
Un fenomeno che, pur essendo un motore economico, richiede politiche di integrazione concrete per contrastare il rischio di sfruttamento. Il nuovo accordo risponde a questa esigenza con la previsione di corsi di italiano, strumenti essenziali per facilitare l'inclusione sociale e lavorativa, rendendo i lavoratori più consapevoli dei propri diritti e meno vulnerabili al caporalato e al lavoro irregolare.
«Costruire un futuro attraverso l’edilizia, dando centralità alla Cassa edile come baluardo di legalità e regolarità, vuol dire puntare sulla rigenerazione urbana, impedire il consumo e l’accaparramento di altro suolo oltre il necessario, la casa come elemento imprescindibile per portare avanti l'economia di un Paese, non le armi. Soprattutto che non sia solo la costruzione di case per gli altri, come i diritti e le opportunità - visto che oltre il 50 per cento dei lavoratori nei cantieri di oggi sono migranti -, la Fillea di Roma e Lazio riparte dall'idea della casa come centro di un universo su cui costruire prospettive. E le prospettive sono tali se non hanno confini, altrimenti semplicemente non sono», ha commentato Diego Piccoli, Segretario generale di Fillea Cgil Roma e Lazio.
La sicurezza sul lavoro resta, purtroppo, un tema drammatico. I dati sugli infortuni e sulle morti bianche – 21 morti solo nel Lazio nei primi 5 mesi del 2025, e 6.231 infortuni - continuano a destare allarme. L’edilizia è tra le più colpite. In risposta a questa emergenza, il nuovo contratto provinciale rafforza la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale e istituisce un'anagrafe dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Vengono inoltre promosse nuove campagne formative sulla sicurezza, gestite da Formedil Roma, con l'obiettivo di elevare la consapevolezza sui rischi. «Abbiamo aspettato anni, ma un punto a favore dei lavoratori oggi diventa la vera ricompensa per un sindacato: quella di dare una prospettiva per il futuro di chi lavora nei cantieri e sulle impalcature», ha dichiarato Piccoli.
Dal punto di vista economico, il rinnovo contrattuale mira a rafforzare il potere d'acquisto dei lavoratori con un incremento annuo complessivo, per lavoratore, di oltre 700 euro. Per la prima volta si da certezza normativa che queste indennità saranno riconosciute anche agli impiegati in smart working. A ciò si aggiunge l'attualizzazione dell'Elemento Variabile della Retribuzione sulle tabelle paga del 2025. Il contratto introduce anche misure dedicate alle donne lavoratrici, prevedendo l'estensione di permessi specifici e promuovendo campagne sulle politiche di genere.
«Grazie al Giubileo Roma è diventata un laboratorio sulle politiche del lavoro che forse non ha precedenti, se si parla di sicurezza e legalità. Abbiamo risolto il problema? Lo vedremo con il tempo, ma ho sempre l'idea che si può sempre fare di meglio. Oggi però la Fillea di Roma e Lazio, insieme a tutte le Parti Sociali del settore, segna una linea di demarcazione, un punto di non ritorno per tutti i lavoratori della categoria, e questa è una vittoria di tutte e tutti», ha concluso Piccoli.
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