Due incidenti in pochissimo tempo: nel capoluogo partenopeo tre uomini, di circa 50 anni, sono precipitati per il cedimento di un ponteggio mobile. Nella città lombarda è deceduto il titolare di un’azienda durante una consegna di legna. La ministra Calderone: «Sulla sicurezza il nostro impegno resta totale»
Erano al sesto piano per rifare il tetto, su un ponteggio mobile che ha ceduto all’improvviso. Tre operai sono morti a Napoli, precipitando da circa venti metri. Poche ore dopo, a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, un uomo di 69 anni è stato schiacciato da un muletto che avrebbe dovuto utilizzare durante una consegna. Le due vicende si sono verificate nel giro di poche ore.
Il crollo del montacarichi a Napoli
I tre operai sono morti questa mattina durante un intervento di manutenzione in un palazzo di sei piani nel quartiere collinare del Vomero. I lavoratori si trovavano su un ponteggio mobile all’altezza del sesto piano quando il cestello si è improvvisamente inclinato, facendoli precipitare da un’altezza di circa venti metri. L’incidente è avvenuto intorno alle 9.30 in via Domenico Fontana, a poca distanza dall'incontro con via San Giacomo dei Capri. Le vittime sono tre uomini italiani, tutti intorno ai cinquant’anni.
Secondo una prima ricostruzione, il cestello sarebbe rimasto agganciato alla struttura ma si sarebbe staccato un perno, causando il cedimento laterale e la caduta. Il cestello è rimasto appoggiato alla ringhiera di un balcone. I residenti del palazzo hanno sentito un boato e allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e gli agenti della polizia. Nonostante i tentativi di intervento, i tre operai sono morti sul colpo.
Il cantiere era affidato alla ditta Pietrolungo. Gli accertamenti sono affidati alla polizia di stato e alla sezione scientifica, mentre il fascicolo sarà seguito dalla sesta sezione della procura di Napoli. Sul luogo dell’incidente sono arrivati il procuratore aggiunto Antonio Ricci e la sostituta Stella Castaldo. In contatto diretto anche il procuratore capo Nicola Gratteri.
L’area è stata messa in sicurezza. I rilievi serviranno a verificare l’eventuale presenza di responsabilità legate alla sicurezza del cantiere e chiarire le dinamiche dell’accaduto.
Travolto da un muletto a Brescia
Il secondo incidente è avvenuto in tarda mattinata a Bagnolo Mella (Brescia), in via Solferino 36. La vittima è un uomo di 69 anni, titolare di un’azienda, che avrebbe dovuto effettuare una consegna di legna presso un’abitazione privata. Secondo i primi rilievi, sarebbe stato travolto da un muletto che si trovava su un camion e che doveva essere utilizzato per scaricare il materiale.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario, le forze dell’ordine e l’Ats per i rilievi. La dinamica è ancora in fase di accertamento.
Le reazioni
«Sul posto ci sono già gli ispettori del lavoro e i carabinieri. Sono in attesa di avere tutte le informazioni su questa tragedia. Sulla sicurezza il nostro impegno resta totale. Il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime», ha dichiarato la ministra del Lavoro Marina Calderone.
Sui social sono arrivati commenti anche da esponenti politici. «Mentre ero a un convegno sulla buona occupazione – ha scritto Nicola Fratoianni (Avs) – giunge la notizia di un altro incidente mortale sul lavoro. Dolore e sgomento». La vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) ha chiesto di «rafforzare i controlli e istituire una procura nazionale».
Il sottosegretario al Mit Tullio Ferrante (Forza Italia) ha parlato di una «tragedia che rafforza l’impegno delle istituzioni per la tutela dei lavoratori».
La Cgil, attraverso la segretaria confederale Francesca Re David, ha denunciato che «gli interventi dichiarati urgenti dal governo in materia di salute e sicurezza vengono continuamente rinviati». Secondo il sindacato, servono «risorse per i controlli, un riordino delle funzioni ispettive e norme per qualificare le imprese».
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