Cinque stelle, novanta centesimi, grande annata: le vendemmie, nei territori più importanti, sono quasi sempre “da non perdere” in un contesto che sembra più appartenere al marketing che al loro reale valore
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
A Montalcino è tradizione ormai consolidata: in occasione della presentazione agli operatori di settore della nuova annata dei Brunello questa viene accompagnata da una valutazione in stelle. Da una, annata insufficiente, a cinque, annata eccezionale. Un giudizio frutto di «analisi chimico-fisiche e organolettiche dei campioni di vino prodotti durante la vendemmia» da parte di una commissione «composta da 20 tecnici che hanno una pluriennale esperienza delle produzioni del territorio». Uno strum



