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Le restrizioni funzionano ma non è tempo di ottimismo

LaPresse
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L’indice Rt è sceso a 1.18 e gli altri indicatori migliorano in quasi tutte le regioni, ma i tecnici del ministero avvertono che la situazione negli ospedali rimane critica

 

  • Restano in zona rossa Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano.
  • Il ministro della Salute Roberto e Speranza e i tecnici avvertono che non è il momento di abbassare la guardia.
  • Intanto la provincia autonoma di Bolzano, una delle zone più colpite dalla seconda ondata, prova a fare uno screening di massa.

Venerdì, i nuovi casi registrati in Italia sono stati 37.242 e i decessi 699. Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, il numero di contagi tra lunedì e venerdì è sceso rispetto alla settimana precedente: da 172.210 a 167.245. Nonostante questi dati positivi, la situazione rimane grave soprattutto all’interno degli ospedali, con terapie intensive e posti letto ormai saturi in diverse aree del paese. Zone rosse Per questa ragione, il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di

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