«Una casa di transizione per Salvini e Francesca Verdini», secondo il settimanale Chi, «un appartamento utilizzato dalla Lega per riunioni politiche», per il sottosegretario leghista, Federico Freni. Ma anche il luogo d’incontro degli indagati del Sistema Verdini, svelato dalla procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti Anas. È stato tutto questo l’immobile di via Barberini 11. Affittato dalla società Verim, controllata a sua volta da Inver, la srl al centro dell’inchiesta, e da Tommaso Verdini, ora ai domiciliari nell’inchiesta sul presunto sistema corruttivo per lavori e commesse Anas, la spa sotto il controllo del ministero delle Infrastrutture, guidato da Salvini, cognato di Tommaso e genero di Denis Verdini.

La Lega, al governo già durante l’esecutivo di Mario Draghi, è citata Ancora di più se si considera che Inver e i Verdini, con il socio Pileri, in quella sede discutevano proprio di affari nel settore diventato di competenza del leader leghista. Proprio Salvini, come rivelato da Domani, frequentava quell’appartamento. Che Salvini abbia frequentato la casa diventata luogo degli incontri tra gli indagati del sistema Verdini non deve sorprendere. Colpisce però che abbia continuato a farlo anche dopo la notizia delle perquisizioni del luglio 2022. Anche perché se all’epoca non era ministro, da ottobre di quell’anno lo è diventato occupando il dicastero delle Infrastrutture, l’ambito nel quale operavano i Verdini con le loro società di lobbying.

Chi pagava?

Il settimanale Chi, nel 2020, nel dare la notizia sulla nuova dimora scelta da Salvini e Francesca Verdini a Roma Nord, aveva dedicato un passaggio all’abitazione in zona piazza Barberini, definendola una «casa di transizione» usata dai due. Ora, però, emerge ancora un altro dato che Domani può rivelare. Verim era in affitto da Enpam, l’Ente nazionale di previdenza dei medici. Abbiamo chiesto all’ente notizie sui Verdini affittuari e sull’immobile usato, secondo quanto riferito dal sottosegretario Freni, anche per «riunioni politiche». Enpam ha risposto che Verim, cioè Verdini, non ha pagato per molto tempo: «L’appartamento era stato preso in affitto dal primo gennaio 2020. La società inquilina divenne quasi subito morosa, anche a causa del Covid, tanto che Enpam fu costretta ad avviare una causa legale per il recupero delle somme». Nonostante gli affari con il ristorante Pastation e le consulenze finite nel mirino dei pm, i Verdini, dunque, non hanno pagato sempre il canone.

Dopo due anni, però, succede qualcosa. Quando Enpam esce di scena. L’ente, infatti, ha proceduto alla vendita dell’intero edificio nell’ambito di una gara internazionale che comprendeva tutto il patrimonio immobiliare di cui all’epoca era ancora titolare, e da marzo 2022 non ne è più proprietaria. «L’Enpam ha venduto anche il credito vantato nei confronti degli inquilini morosi e ha incassato il relativo corrispettivo dalla nuova proprietà», precisa l’ufficio stampa dell’ente. Il palazzo è stato ceduto al fondo Kryalos, una società di gestione del risparmio che gestisce un portafoglio immobiliare del valore di 12,5 miliardi.

Per uno strano scherzo del destino l’amministratore di Kryalos è l’avvocato Domenico Aiello: vecchia conoscenza di Salvini, è stato l’avvocato della Lega ai tempi di Roberto Maroni segretario. Dal fondo fanno sapere che «il canone è stato pagato». Verdini con il fondo firmerà anche lo scioglimento del contratto, a partire da aprile 2023. In realtà il trasloco è stato fatto solo poche settimane fa, con la bufera giudiziaria in corso e con l’immobile passato nel giro di un anno a un altro proprietario ancora, l’immobiliare Caltagirone.

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