Le intercessioni di Antonio Daffinà, sodale del forzista Occhiuto, alla clinica. La mano della Lega sulle nomine all’Aterp, l’ente regionale sull’edilizia pubblica
«Come faccio a ricompensarti?». «E poi mi porti il salame, di quel prosciutto buono che fai». «Quella è una cazzata Tonino, andiamo a fare una crociera con due pari i fimmine (con due donne, ndr)». La conversazione, intercettata dagli uomini della Guardia di finanza di Catanzaro, è tra Antonio Gualtieri e Antonio Daffinà, quest’ultimo indagato per corruzione dalla procura guidata da Salvatore Curcio e anche dai pm di Roma per appalti e affidamenti tra la Regione Calabria e alcune società amiche.



