Le nuove carte della procura di Milano

L’inchiesta sui dossier inguaia i vertici Eni: spioni e «israeliani» al servizio del colosso

Nell’informativa dei carabinieri il ruolo dei servizi israeliani per fornire dati utili all’azienda partecipata dal governo. I report su Amara. Indagato Speroni, capo degli affari legali della spa. I documenti lasciati sotto il suo zerbino per delegittimare gli accusatori di Descalzi. Eni: «Non eravamo a conoscenza di attività illecite di Equalize»

Un’inchiesta si allarga e svela trame degne di una spy story firmata da le Carrè. Come ad esempio l’incontro tra gli hacker spioni al servizio del potere di via Pattari 6 e gli israeliani per discutere di Eni, «cliente», peraltro, della stessa squadra finita sotto i riflettori della procura antimafia di Milano. Nel mirino dei magistrati, infatti, è finito anche Stefano Speroni, il potente capo degli affari legali di Eni: l’accusa è di concorso in accesso abusivo a sistema informatico. Gli inquir

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