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L’inchiesta sulle ong sposa la tesi anti migranti della Lega

Nel 2017 i magistrati che avevano disposto il sequestro della nave Iuventa avevano ribadito il carattere umanitario dei salvataggi in mare. Oggi rilanciano le accuse di accordi coi trafficanti per interessi economici

  • Dall’indagine di Trapani esce ridimensionata la vicenda della Ong Jugend Rettet, proprietaria della nave Iuventa: i volontari indagati si riducono da dieci a quattro, solo tre le operazioni di salvataggio contestate.
  • Accuse dure invece per Save the Children e Medici senza frontiere, avrebbero operato in mare per avere “maggiore visibilità pubblica e mediatica, con conseguente incremento della partecipazione - anche economica - dei propri sostenitori”.
  • L’inchiesta era partita dalla denuncia di alcuni operatori privati che prima di contattare i magistrati avevano mandato dei report a Matteo Salvini.

Il 2 agosto 2017 la procura di Trapani aveva disposto il sequestro della nave Iuventa. I magistrati avevano sottolineato subito che non era in discussione il carattere “umanitario” di quelle azioni. Nessun profitto o interesse segreto, nessuna partecipazione ai complotti della “grande sostituzione”, tema caro alla destra radicale. Per il pm che aveva condotto le indagini nella fase iniziale, le violazioni della legge sull’immigrazione che venivano contestate alla ong tedesca Jugend Rettet non a

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