Una lunga fila di macchine è in attesa davanti all’ospedale dei bambini Buzzi di Milano. A bordo ci sono genitori e figli, che aspettano di fare il tampone al drive-in dopo l’aumento dei contagi all’interno delle scuole nella regione.

«Siamo in fila da parecchie ore», dicono gli intervistati da Selvaggia Lucarelli. Hanno fatto il giro di più ospedali del capoluogo lombardo per cercare di fare un semplice test Covid.

«C’è stato un focolaio nell’asilo nido di mio figlio, ora i bambini sono tutti in quarantena e noi in fila per il tampone. Se il mio risulta di nuovo positivo devo stare a casa un’altra settimana», dice una madre. «È dal 26 novembre che sono in quarantena e non lavoro, per fortuna che c’è mia madre, altrimenti non saprei come avrei fatto», continua.

«Non è possibile tenere un figlio con 39 di febbre per tre ore dentro una macchina», dice invece un padre arrabbiato con il governo.

I vaccini per i bambini

A partire da questo mese in Lombardia, così come nelle altre regioni italiane, inizia la campagna di somministrazione vaccinale anche ai minori nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni. Secondo i dati dell’Agenzia europea del farmaco, l’efficacia del vaccino anti Covid-19 nei bambini è pari al 90,7 per cento.

Nella regione guidata dal governatore Attilio Fontana la popolazione in questa fascia di età è di circa 645mila unità, divisa tra 312 bambine e 332mila bambini. Nello specifico sono più di 85mila i bambini di cinque anni, la fascia di età più giovane che può ricevere il vaccino, mentre sono oltre 98mila chi ne ha 11.


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Quando partono le vaccinazioni

Cecilia Fabiano/ LaPresse

«La Lombardia sta già riorganizzando i centri vaccinali su tutto il territorio regionale, per garantire ai più piccoli sino a 40.000 inoculazioni al giorno, nella massima sicurezza», ha detto Letizia Moratti, assessore regionale al Welfare. La campagna per i minori inizia il prossimo 16 dicembre.

«Stiamo pensando ad orari soprattutto pomeridiani, al sabato e alla domenica, per dare la possibilità ai bambini di essere accompagnati dai genitori e non interferire sull’orario scolastico», ha aggiunto Moratti.

Ai bambini verrà somministrata una dose di vaccino minore, circa un terzo, rispetto a quella inoculata negli adulti. «La dose di vaccino Comirnaty sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 µg rispetto a 30 µg)» hanno detto i dirigenti dell’Ema che ne ha approvato la somministrazione.

L’obiettivo della campagna vaccinale per i minori non è soltanto quello di tutelare gli adulti da possibili contagi provocati dai minori, ma soprattutto quello di tutelarli dal long Covid, ovvero gli strascichi del virus nel lungo periodo che in alcuni casi provocano danni significanti nell’organismo delle persone.

I contagi nelle scuole

Cecilia Fabiano/ LaPresse

Nelle scuole elementari, medie e superiori della regione crescono i contagi. I dati dell’ultimo rapporto settimanale del dipartimento del Welfare mostrano che sono triplicati rispetto a quello precedente. Si contano circa 15.305 studenti in quarantena e 1.150 gli operatori in isolamento.

Il numero degli alunni in quarantena diminuisce nella fascia di età già vaccinabile, cioè quella tra i 14 e i 18 anni, a dimostrazione dell’efficacia della campagna di somministrazione.

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