Il caso Brugnaro sbarca in consiglio comunale. A chiedere risposte al primo cittadino di Venezia, al centro di un’inchiesta di Domani sui conflitti d’interesse del sindaco-imprenditore, sono i consiglieri di minoranza del capoluogo veneto, che il 30 settembre hanno presentato richiesta per la convocazione di un consiglio comunale straordinario: all’ordine del giorno ci dovrebbe essere «l’audizione del sindaco e una discussione in merito ai fatti emersi in questi mesi».

La richiesta dei consiglieri di Ca’ Farsetti richiama l’interrogazione parlamentare presentata nel 2019 dal senatore veneziano Andrea Ferrazzi (Partito democratico) e quelle depositate nei mesi scorsi dalla senatrice Orietta Vanin (M5s) e dai deputati Lia Quartapelle e Nicola Pellicani (Pd).

L’inchiesta di Domani

I conflitti d’interesse del sindaco Brugnaro sono stati indagati da numerosi articoli apparsi su Domani a firma di Giovanna Faggionato. I consiglieri di opposizione al comune di Venezia citano in particolare l’inchiesta del 6 settembre 2021, in cui si riportano «gli incroci tra gli affari privati della galassia che fa riferimento a Brugnaro e gli incarichi pubblici anche più evidenti. Per esempio Paolo Bettio, socio del trust di Brugnaro nella società di comunicazione Attiva Spa, è stato nominato da Brugnaro-sindaco nell’ottobre del 2015 amministratore unico di Venis Spa, la società che gestisce tutti i servizi informatici del comune di Venezia».

Il documento fa poi riferimento agli articoli comparsi sul giornale del 9, 10, 16, 17 e 25 settembre e a un articolo del Tempo del 16 settembre, in cui si riporta che «l’area immobiliare veneziana dei Pili, oggetto di molte recenti forti accuse di conflitto d’interessi mosse da diverse forze politiche a Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e cofondatore con Giovanni Toti di Coraggio Italia, vale almeno 70 milioni di euro in più secondo lo stesso proprietario».

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