Sono 56 le stazioni ferroviarie prese di mira dalle manifestazioni no-vax, previste per oggi, mercoledì 1 settembre, giorno in cui entra in vigore l’obbligo del Green pass per i viaggi a lunga percorrenza su treni, aerei, traghetti e bus. Sono previste dimostrazioni a Roma, Milano, Bologna, Firenze, Mestre, Torino e Bari e in altre città. 

L’appuntamento è stato diffuso nel canale Telegram “Basta dittatura”, dove nei giorni scorsi sono state rivolte minacce a giornalisti, virologi e politici, come il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Nell’esprimere solidarietà a Di Maio, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato che non saranno «ammesse illegalità» in occasione delle proteste. 

Il blocco dei treni

I raduni sono previsti per le 14:30 davanti alle stazioni. Alle 15 gli organizzatori invitano i manifestanti a entrare nelle stazioni e ad occuparle fino a sera. L’indicazione è quella di bloccare gli Intercity e i treni ad alta velocità, non i regionali, per i quali non è obbligatorio il Green pass. Lo stesso programma si ripeterà anche il giorno successivo, mentre venerdì 3 settembre l’occupazione delle stazioni è prevista dalle 8 di mattina fino al pomeriggio. 

Le manifestazioni dei prossimi giorni

Ma a finire nel mirino dei no-vax non sono solo le stazioni: per giovedì 2 settembre sono previsti presidi davanti a tutti i palazzi delle regioni. Per il 3 settembre, sul canale è comparso anche un elenco di sedi regionali della Rai, con il nome «Preparazione della lista di canali di manipolazione da presidiare». Mentre per il 4 settembre sono previste manifestazioni in oltre 119 piazze italiane: un appuntamento che si ripeterà a oltranza, ogni sabato, «finché la dittatura non sarà distrutta». 

Gli iscritti al canale sono anche stati invitati a inondare di mail e comunicazioni di protesta compagnie aeree come Ryanair.  

© Riproduzione riservata