Istruzione

Mario Draghi e la scuola: continuità e (forse) rottura

LaPresse
LaPresse

Nel suo discorso di insediamento, il presidente del Consiglio ha utilizzato temi e argomenti a cui siamo abituati da tempo, ma nelle sue parole c’era anche qualcosa di nuovo

  • Il discorso si inserisce nella tradizione, molto diffusa negli ultimi anni, di chi ritiene che la scuola abbia come principale funzione quella di preparare al mondo del lavoro.
  • Nelle sue parole c’era poco invece per chi, diversamente, ritiene invece che la formazione di cittadini responsabili debba avere la precedenza.
  • Ma Draghi ha anche introdotto con forza il discorso sulle diseguaglianze tra Nord e Sud e ha parlato della necessità di investire nella ricerca e nell’istruzione professionale come di due obiettivi che devono essere perseguiti insieme.

Mario Draghi ha messo la scuola e l'istruzione tra le priorità del suo discorso di insediamento. Del tema ha parlato più a lungo di quanto abbia fatto su parità di genere, mezzogiorno e Recovery fund. Fin dal suo primo accenno alla scuola, il tono e il lessico che ha utilizzato sono stati quelli a cui ci hanno abituato gli interventi dei presidenti e degli studiosi di Banca d’Italia negli ultimi anni. Draghi ha usato parole chiave come «capitale umano», «merito» ed «eccellenza». Il pensiero

Per continuare a leggere questo articolo