I carabinieri del Ros e dei reparti territoriali del comando provinciale di Trapani hanno scoperto un secondo covo appartenente al boss Matteo Messina Denaro catturato nella mattinata del 16 gennaio. Stando a quanto si apprende sarebbe un bunker ricavato in un complesso residenziale vicino all’appartamento sito in via Cb 31 a Campobello di Mazara dove il capomafia di Castelvetrano ha trascorso gli ultimi mesi prima della cattura, avvenuta nella clinica Maddalena di Palermo lo scorso lunedì. Il secondo covo si trova soltanto a circa un chilometro e mezzo di distanza dal primo e si ritiene che veniva usato da Messina Denaro per le situazioni di emergenza.

I ritrovamenti

Le perquisizioni sono seguite in prima persona dal procuratore aggiunto Paolo Guido, che da 15 anni segue le indagini per la cattura dell’allora latitante Messina Denaro. Non è chiaro se nell’ultimo covo, quello scoperto nella mattinata del 18 gennaio, ci siano dei documenti o degli elementi che potrebbero servire agli investigatori. Sul posto si sono recati immediatamente i carabinieri del Ris, a caccia di tracce biologiche e di Dna. 

Nell’appartamento scoperto il 17 gennaio e perquisito per tutta la notte dalle forze dell’ordine sono stati trovati, invece, oltre a beni e oggetti di lusso anche un diario personale e un’agenda con nomi e numeri di telefono. L’appartamento sarebbe stato acquistato per una cifra di 15mila euro da Andrea Bonafede, l’uomo la cui identità era utilizzata come copertura da Messina Denaro.

Gli indagati

Nel frattempo, la procura ha iscritto nel registro degli indagati oltre ad Alfonso Tumbarello, il medico di 70 anni che aveva in cura il capomafia, anche l’oncologo trapanese Filippo Zerilli.

Zerilli, secondo gli investigatori, avrebbe eseguito l’esame del Dna necessario alle cure chemioterapiche a cui era sottoposto Messina Denaro. Il boss si era presentato da lui con i documenti di Andrea Bonafede. 

I carabinieri hanno perquisito anche lo studio medico del medico e il reparto oncologico dell’ospedale Sant’Antonio Abate, alla ricerca del primo esame istologico effettuato da Matteo Messina Denaro.

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