Sono stati rubati il pc portatile, uno schermo radar e il forno in cucina dal Medinea, uno dei due pescherecci liberati la settimana scorsa dopo essere stato sequestrato insieme al suo equipaggio per 108 giorni in Libia dalle forze del generale, Khalifa Haftar. A dare la notizia è stato Marco Marrone, l'armatore del Medinea, che ha scoperto il furto dopo essere salito per la prima volta a bordo del "Medinea".

Uno dei due motopescherecci liberati è ora ormeggiato alla banchina del porto nuovo di Mazara del Vallo perché si dovrà sanificare. «L'equipaggio mi ha raccontato che a bordo ci sono topi - ha detto Marco Marrone - e quindi ci siamo già attivati con un'azienda specializzata per la sanificazione».

In questi giorni continueranno gli interrogatori dei pescatori da parte dei carabinieri del Ros su delega della procura di Roma che ha aperto un fascicolo sul sequestro. Il comandante del Medinea, Pietro Marrone, sentito ieri, oggi sarà in Capitaneria di porto di Mazara del Vallo per redigere e firmare un rapporto sul sequestro della natante fino alla liberazione.

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