In un post su facebook, il presidente della Puglia, Michele Emiliano, ha detto di ritenere che «Servono misure severe ovunque in Italia contro la diffusione del Covid-19 prima che i nostri ospedali siano sopraffatti».

Secondo Emiliano: «i numeri dei contagiati sono troppo alti e serve diminuirli rallentando la circolazione delle persone. Si deve uscire di casa solo per lavorare, istruirsi o per altre gravi necessità. La nostra vita sociale e familiare deve essere prudentissima. Si può accettare qualche rischio in più solo per garantire la sopravvivenza economica a tutti. Se si colpiscono attivitá economiche la regola deve essere che la sopravvivenza di quelle famiglie va garantita da tutti quelli che continuano a lavorare e a produrre reddito. Dobbiamo uscirne con unità, solidarietà e attenzione».

Dello stesso parere si è detto anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha detto a Sky Tg24: «Vi immaginate se io prendessi la decisione di un lockdown? Vedendo i dati ne ho avuto anche la tentazione, ma poi ho visto il livello di sostenibilità di quelle che potevano essere le mie ordinanze e ho preso altri provvedimenti». 

Giani ha poi aggiunto: «Se vogliamo provvedimenti forti, devono essere omogenei sul territorio nazionale».

Le affermazioni di Emiliano e Giani divergono da quelle del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ieri aveva detto di essere contrario all’imposizione di misure restrittive valide per tutto il territorio nazionale.

La situazione in Puglia

Sulla situazione contagi in Puglia è intervenuto su Sky tg24 l'epidemiologo e assessore alla Sanità della regione Puglia, Pier Luigi Lopalco dicendo che: «In questo momento le terapie intensive non sono un problema, ora il problema è la reperibilità dei posti letto ordinari. L'altro problema è il tracciamento sul territorio, in Puglia ad esempio al momento stiamo reggendo ma se i numeri dovessero crescere il tracciamento dev'essere allentato perché non ci sono uomini».

Lopalco ha poi aggiunto di ritenere: «Inutile parlare di cosa non ha funzionato se non ci sono gli uomini non possiamo formarli in due mesi, ci vogliono dieci anni per formare uno specialista. In Italia sono anni e anni che siamo in carenza di personale».

I contagi in Puglia

Ieri i contagi giornalieri in Puglia sono stati 590, in aumento rispetto ai 485 di giovedì, per un totale di 6.828 persone attualmente positive al virus nella regione.

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