È morto a 90 anni. È stato il primo ciclista e uno dei tre nella storia a vincere tutte le cosiddette Classiche monumento: tre volte la Parigi-Roubaix, due il Giro delle Fiandre, una la Milano-Sanremo, il Lombardia e la Liegi-Bastogne-Liegi, oltre a due Mondiali. Lingua tagliente, autoritario, sceglieva da solo tutti i compagni. «Il mio successo più bello? I soldi che ho guadagnato»
Si potrebbe cominciare dalla fine, da quel 22 agosto 1970. Rik van Looy aveva corso il Criterium di Valkenswaard, in Olanda. Aveva fatto la volata, ma per arrivare ottavo. Stava guidando la sua Mercedes, e sul sedile di fianco c’era sua moglie, bella come la prima volta che l’aveva vista, al caffè Ford di Herentals. «Tutto quello che ho fatto l'ho fatto impulsivamente. Se pensavo di vincere, vincevo. Ho smesso di correre così, d'istinto. L'ho detto a Nini in macchina, non mi ha creduto. Invece e



