Sono stati accompagnati in questura a Napoli alcuni sospettati dell'aggressione al rider napoletano, avvenuta ieri sera in Calata Capodichino. Tra questi ci sono alcuni minorenni. Lo scooter del 50enne derubato è stato ritrovato presso l'abitazione di uno dei sospettati. L’uomo ha raccontato di avere perso il lavoro da macellaio a causa della crisi e ha detto semplicemente di volere tornare a lavorare. In suo favore è stata organizzata una campagna fondi che ha già raggiunto la somma di 11.500 euro. Non è la prima volta che gruppi di minorenni di rendono protagonisti di reati. Nel 2017, una babygang aveva quasi ucciso il diciassettenne, Arturo Poti.

Le reazioni del mondo politico

L’aggressione del rider ha messo per una volta d’accordo il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Secondo De Luca «la rapina ai danni del rider a Calata Capodichino è un gesto vigliacco e di inaudita violenza che condanniamo con forza». Sulla stessa linea il sindaco di Napli che aveva parlato di un episodio «criminale e indegno».

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