Le persone coinvolte avrebbero costituito una cellula locale di 'Ndrangheta, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale
Fin dalla sua nascita Domani ha cercato di riempire un vuoto: in Italia il dibattito pubblico è dominato da quarant’anni dalle stesse facce e dalle stesse opinioni. Per questo abbiamo cercato di trovare e dare risalto a prospettive, voci e idee più giovani e fresche. Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Se pensi che questo lavoro sia importante, aiutaci a farlo crescere con un abbonamento annuale. Così sarai parte della comunità di Domani.
Questa notte 65 persone sono state arrestate tra Roma e provincia. Secondo i magistrati avrebbero preso il controllo del litorale sud di Roma, organizzando un struttura locale afferente alla ‘Ndrangheta, attraverso la quale avrebbero gestito il narcotraffico internazionale.
-
Alcuni delle persone arrestate sono «gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso», con una cellula locale di 'Ndrangheta.
- L’ipotesi è che la cellula mafiosa abbia «assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale».
- Con la maxi-operazione, che comprende perquisizioni e sequestri i carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno dando esecuzione, dall’alba di questa mattina, a un’ordinanza, emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica di Roma – Direzione distrettuale antimafia.
© Riproduzione riservata