La Dia, Direzione investigativa antimafia, ha eseguito stamani a Roma 43 misure di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, appartenente alla ‘Ndrangheta e finalizzata ad acquisire la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori.

  • La ‘ndrina, radicata sul territorio della capitale, faceva sistematicamente ricorso a intestazioni fittizie per schermare la reale titolarità delle attività che toccavano diversi settori, da quello ittico, a quello della panificazione e della pasticceria, fino al ritiro delle pelli e degli oli esausti.
  • Sulla base delle indagini sviluppate dalla Dia di Roma, l’organizzazione di matrice ‘ndranghetista si proponeva anche il fine di commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e l'incolumità individuale e in materia di armi, affermando il controllo egemonico delle attività economiche sul territorio, realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe.
  • Le misure, emesse dal gip di Roma, su richiesta della procura della Repubblica capitolina - Direzione distrettuale antimafia, sono state notificata nel Lazio e in Calabria. Perquisizioni e sequestri oltre che misure cautelari per 34 persone sono state disposte anche dal e dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, in coordinamento con la Dda di Roma.

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