Roberto Di Blasio, il pugile che ha aggredito Selvaggia Lucarelli, si scusa: «Se mi denuncia fa bene», dice il giorno dopo. La giornalista di Domani domenica 21 novembre si è recata al Circo Massimo munita di mascherina per chiedere cosa spinga i manifestanti a radunarsi per protestare contro le norme che servono ad arginare la diffusione del Covid-19. Tra loro c’era anche il maestro di pugilato, che appena l’ha vista riprendere ha iniziato ad aggredirla verbalmente, fino alla testata al telefono per bloccare le sue domande: «Non me ne frega un cazzo, e allora te ne vai, allora te ne vai». Attorno a lui un capannello, dopo aver comunque risposto con rabbia alla giornalista, lo ha allontanato.

Lucarelli ha subito denunciato, sul suo profilo Twitter da un milione di follower e scrivendo su Domani, l'aggressione subita alla manifestazione no Green pass di Roma e adesso è pronta a passare alle vie legali. La giornalista stava filmando la manifestazione, 4mila persone scese in piazza contro il certificato vaccinale.

Di Blasio si dice pentito: «Quello è stato un raptus, mica uno parte da casa per anda’ a mena’ la gente».

Se avesse saputo che era lei, aggiunge, non si sarebbe avvicinato: «Se l’avessi riconosciuta me ne sarei andato, perché non accetto provocazioni. È stato un lapsus (ma intende “raptus”, ndr), sono dispiaciuto, non è nella mia indole. A sessant’anni che mi metto a fare…  Se avessi la possibilità di incontrarla le chiederei scusa». Da insegnante di pugilato – lavora presso la Gym Palace di Manziana – lui dice di scoraggiare il bullismo e dice di essersi sentito provocato dall’atteggiamento della giornalista.

«Io sono stato uno dei primi a essere ricoverato. Non sono un no vax, va bene il vaccino, va bene il green pass». Ma lui il vaccino non lo fa: «Prendo gli anticoagulanti, ho paura».

Secondo Di Blasio, il tampone «va fatto anche ai vaccinati». Sarebbero loro, a suo dire, a diffondere il Covid-19: «Quelli vaccinati si sentono protetti, ma si devono fare il tampone. Invece vanno al cinema, alla movida. Io il sabato sera sto tranquillo a casa. Invece sabato sono andato al Circo Massimo. Ho visto gente di Forza Nuova, e mi sono detto: qui ci scappano le botte. Poi ho sentito “giornalista terrorista” (detto a Selvaggia Lucarelli ndr) e mi sono fermato a vedere con chi ce l’avevano».

Lucarelli riprendeva con lo smartphone: «Ho visto che mi metteva il telefono davanti, volevo levarle  il telefonino, volevo dare una manata e invece ho dato una capocciata. Adesso mi rendo conto che potevo farle male». E quindi, ammette il pugile, «se Selvaggia Lucarelli mi denuncia ha pure ragione».

Il Covid-19

Di Blasio, a differenza di altri manifestanti, non nega l’esistenza della malattia, il Covid lo ha preso: «Io ho avuto il Covid-19 a marzo, sono stato anche ricoverato per 12 giorni, l’ho avuto e so quello che ho passato. Se posso dare una mano la dò volentieri». Ma ribadisce: «Va bene il green pass, però se io decido che non devo fare il vaccino e andare avanti con i tamponi non me li puoi mettere a 15 euro».

Nonostante si dica consapevole della pericolosità della situazione, a marzo, come riportato da Fanpage, Di Blasio ha violato la quarantena per recarsi in un negozio di alimentari. E adesso conferma: «Il dottore mi ha detto che stava scritto tutto sul foglio di dimissioni» ma a suo dire non era specificata la durata della quarantena. Per questo ha deciso comunque di uscire, anche se specifica: «Con mascherina e tutto». 

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