Il rio Merdovine, che attraversa il paese di Bardonecchia, in alta Val di Susa, è esondato domenica sera intorno alle 21. Acqua e fango hanno invaso le strade del comune in provincia di Torino, dove hanno lavorato le ruspe e i mezzi dei vigili del fuoco. Le persone sfollate sono circa 120, altre cinque persone risultavano disperse ma sono state rintracciate.

Un’auto è rimasta bloccata con persone a bordo a Beaulard, ma i passeggeri stanno bene. I vigili del fuoco hanno sgomberato anche l’area vicina alla stazione per una fuga di gas. Si sospetta che a causare l’esondazione del torrente sia stata una frana in alta quota, dovuta alle forti piogge. A Bardonecchia era in corso la festa di sant’Ippolito: l’improvvisa esondazione ha seminato il panico tra i turisti.

«Sono in diretto contatto con la sindaca Chiara Rossetti, che mi ha confermato che non ci sono vittime e anche le cinque persone date inizialmente per disperse sono stati rintracciate», ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. «Però i danni sono rilevantissimi. Ho già sentito il vicepremier Antonio Tajani, che ha fato la disponibilità del governo a fare la propria parte per aiutarci ad affrontare la situazione».

L’eruzione dell’Etna

La società di gestione dell’aeroporto di Catania, in Sicilia, ha comunicato che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna, fino alle ore 20 di lunedì i settori di spazio aereo C1 e B3 rimarranno chiusi. Tutti gli arrivi e le partenze sono dunque inibiti. «Si pregano i passeggeri di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea», si legge in una nota.

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