Il 2022 è un anno d’oro per l’imprenditore amico del ministro della Difesa, Guido Crosetto, nonché padrone della casa di lusso dove vive il politico in affitto da qualche tempo, fino al 2024 gratis. Tramite il suo gioiellino imprenditoriale Maticmind, Carmine Saladino ha infatti definito una serie di acquisizioni e nuovi assetti azionari che hanno permesso alla società leader nel settore della sicurezza informatica di crescere ancora con appalti e affidamenti diretti con il comparto sicurezza e difesa: da quando Crosetto è diventato ministro ha vinto bandi e ottenuto affidamenti diretti per 1,7 milioni di euro.

Come rivelato da Domani, le ultime commesse sono del 2023, ottenute dalla Marina militare e dal comando generale dei Carabinieri. «Il ministro non può decidere né mettere bocca sugli appalti», è il commento stizzito finito su La Stampa, trapelato dall’entourage di Crosetto, che respinge al mittente le accuse di essere in conflitto di interessi. E a chi gli fa notare che forse sarebbe stato più saggio scegliere un’altra abitazione per evitare ogni tipo di sospetto d’inopportunità, lui risponde che pagherà di tasca propria l’affitto facendo risparmiare allo stato l’alloggio di servizio che gli spetterebbe di diritto.

Crosetto ha deciso di non rispondere alle domande di Domani. Gli avevamo chiesto se avesse avuto un ruolo da consulente o intermediario in due acquisizioni fatte da Maticmind e nella manovra che ha portato il fondo Cvc e Cassa depositi e prestiti dentro l’azionariato dell’azienda dell’amico Saladino. Nessuna risposta, almeno per ora. Dal canto suo, Saladino ha escluso interventi di Crosetto in questa strategia di evoluzione societaria.

Di certo c’è che Saladino ha ancora una quota minoritaria di Maticmind, la maggioranza appartiene al fondo Cvc, poi c’è Cdp e infine una misteriosa fiduciaria che detiene lo 0,7 per cento dietro cui non sappiamo chi si possa celare, anche perché l’imprenditore sul punto non ha voluto rispondere. Lo schermo è legale, resta però il tema della trasparenza per un colosso che gestisce affari molto delicati anche con le agenzie di intelligence del paese.

Soprattutto da quando Maticmind ha acquisito la maggioranza di una società chiamata Sind Spa. L’azienda si occupa di sistemi di sicurezza avanzati, dal riconoscimento facciale ai meccanismi per criptare le comunicazioni, fino al monitoraggio di target nell’ambito delle indagini o dello spionaggio.

Costituita in Veneto da Enrico Fincati e Nicola Franzoso, i due imprenditori sono stati abili a ritagliarsi uno spazio nel mercato iniziando a lavorare per l’intelligence, compresa l’Aisi, l’Agenzia informazione e sicurezza interna, cioè il gruppo di 007 che si occupa del controspionaggio in Italia.

L’operazione Sind

Tra gennaio e novembre 2022 Maticmind definisce l’acquisizione del 77,5 per cento delle quote dell’azienda di Fincati e Franzoso, che diventa così Sind Spa. I due restano azionisti di minoranza tramite la Frafin srl. Fincati è tuttora amministratore delegato, mentre Saladino è presidente del consiglio di amministrazione.

«L’azienda ha acquisito e acquisirà altre realtà italiane...con l’obiettivo di creare un campione nazionale nel settore ICT e, in particolare, per quanto riguarda Sind, in ambito cybersecurity», aveva spiegato Saladino a Domani.

Fincati invece è andato più nel dettaglio: «Volevamo crescere con un’operazione straordinaria, così ci siamo affidati al Fondo italiano di investimento, il quale ci ha fatto trovare Maticmind». Il Fondo italiano di investimenti è «il più grande investitore istituzionale di private capital in Italia». L’attuale presidente è Barbara Poggioli, ex Leonardo.

Spie e agriturismo

I clienti del duo Fincati e Franzoso che fanno più gola ai concorrenti e che hanno suscitato l’interesse di Maticmind fino a inglobarla nel gruppo sono certamente le agenzie di intelligence. Del resto è un fatto, come ha scoperto Domani, che Fincati conosce molto bene Giuseppe Del Deo, nominato a luglio 2023 da Fratelli d’Italia, vicedirettore dell’Aisi.

«Ci conosciamo da una vita, da quando eravamo due ragazzotti, ma il rapporto di lavoro è una cosa, l’amicizia è un’altra», conferma Fincati, che esclude categoricamente un ruolo di Crosetto nell’operazione Sind-Maticmind: «Non c’è stato assolutamente un suo intervento, peraltro non conosco il ministro».

Chi conosce bene il ministro è, invece, certamente Del Deo. I due si stimano a vicenda e sono legatissimi, tanto che Crosetto lo vedrebbe bene in futuro a capo dell’Agenzia dopo la fine del mandato di Mario Parente. Del Deo prima di occupare la casella di vice ha ricoperto il ruolo di capo del Nef, il nucleo economico finanziario. In pratica è stato a lungo il gestore della cassa dei servizi segreti. Poi si è specializzato nella gestione nel campo delicatissimo delle intercettazioni preventive, attraverso cui l’Aisi protegge la sicurezza nazionale del paese, anche in campo economico.

In questo contesto diventano perciò rilevanti alcuni viaggi di Del Deo, ospite nell’agriturismo di Fincati e Franzoso in Umbria, provincia di Terni. La struttura è intestata a Frafin srl, azionista di Sind insieme a Maticmind, ossia l’azienda dell’amico del ministro.

Fincati conferma i movimenti di Del Deo. «C’è stato lui come tanti altri dirigenti dell’intelligence, non ricordo quante volte è venuto, abbiamo fatto delle cene, dei pranzi, avrà dormito una notte come hanno dormito tanti. Nei soggiorni che lei mi indica non abbiamo parlato di lavoro».

Insomma, nessun interessamento del numero due di Parente nell’affare che ha portato Sind nel gruppo Maticmind di Saladino. L’amico del ministro che considera il rapporto con il suo locatore del tutto normale.

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