I giudici adottano nuove misure per contrastare gli infortuni e le morti sul lavoro. Un imprenditore è stato destinatario di un’ordinanza interdittiva che prevede il divieto temporaneo (per la durata di sei mesi) di esercitare l’attività imprenditoriale. La misura è stata disposta dopo le indagini che hanno fatto seguito alla morte di un operaio avvenuta in un cantiere edile situato a Ostia, in provincia di Roma.

Si tratta di un provvedimento innovativo e poco applicato in tema di omicidi sul lavoro. La misura interdittiva, disposta dal giudice per le indagini preliminari della procura di Roma Giovanni Conzo, si aggiunge alla sospensione già disposta dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Roma in applicazione dell’articolo14 del Testo Unico 81/80, che colpisce invece l’attività imprenditoriale.

Cosa significa

Nel provvedimento emesso dal gip si legge testualmente che «l’applicazione della misura interdittiva …appare soluzione necessitata dal fatto che l’indagato potrebbe continuare a svolgere con altre società,.. quell’attività lavorativa che oggi è preclusa alla ditta individuale omonima». Durante le indagini è emersa una «macroscopica violazione delle norme di sicurezza da parte della ditta gestita dall’indagato», nonché le «gravi e reiterate violazioni della normativa antinfortunistica» e l’assenza di «qualsivoglia direttiva o modello di organizzazione del lavoro, atti a salvaguardare l’incolumità degli operai».

Tuttavia, nel comunicato dell’Ispettorato nazionale del lavoro precisano che l’imprenditore indagato è da ritenersi presunto innocente fino all’emissione della sentenza definitiva.

Una misura innovativa

«È una misura interdittiva contro l’indagato che non può esercitare l’attività imprenditoriale con un’altra società e si aggiunge alla sospensione dell’attività di quella impresa già effettuata dall’Ispettorato del lavoro. Si tratta quindi di due provvedimenti che vanno letti in parallelo», spiega Bruno Giordano il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro. «Significa che quella persona non può domani costituire un’altra società e aggirare la sospensione esercitando attività di impresa edile, ed è una decisione che accogliamo molto positivamente», aggiunge il direttore.

L’incidente sul lavoro

Sul caso c’è molto riserbo. Ma la cronaca locale riporta un incidente avvenuto lo scorso 4 aprile durante il quale un lavoratore è deceduto a Ostia dopo essere precipitato da una terrazza al quinto piano dove stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione di un appartamento. Era un cittadino romeno di 45 anni che è morto sul colpo, ma non sono ancora chiare le dinamiche dell’accaduto.

I numeri

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il dicembre del 2021 sono state 555.236, 896 in più (+0,2 per cento) rispetto alle 554.340 del 2020. Per quanto riguarda i decessi, invece, le denunce presentate all’Istituto nel 2021 sono state 1.221, 49 in meno rispetto alle 1.270 registrate nel 2020 (-3,9 per cento).

Tuttavia, i dati di quest’anno non sono rassicuranti. Gli infortuni sul lavoro registrati dall’Inail tra gennaio e marzo sono stati 194.106 contro i 128.671 del primo trimestre del 2021 e i 130.905 di gennaio-marzo 2020, in piena pandemia. Le morti invece sono state 189, quattro in più rispetto alle 185 registrate nel primo trimestre del 2021 e 23 in più rispetto alle 166 dello stesso periodo 2020.

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