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Cosa prevede la nuova legislazione comunitaria per i lavoratori della gig economy

Europa Press via AP
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  • Giovedì 2 febbraio il parlamento europeo, in sessione plenaria, ha votato a larga maggioranza la sua posizione sulla nuova legislazione comunitaria in merito ai diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali.
  • La posizione del parlamento europeo è ambiziosa: protegge l’impiego genuinamente autonomo, ma è chiara e netta su quel lavoro che autonomo non è.
  • La magistratura del lavoro in Italia (da Palermo sino al più recente caso di Torino) e in Europa ha generalmente stabilito che parliamo di impiego dipendente a tutti gli effetti, etero-diretto ed etero-organizzato dalle aziende digitali.

Giovedì 2 febbraio il parlamento europeo, in sessione plenaria, ha votato a larga maggioranza la sua posizione sulla nuova legislazione comunitaria in merito ai diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali. I tassisti di Uber, i fattorini del cibo a domicilio di Deliveroo, le lavoratrici delle pulizie di Helping. Sono questi alcuni dei volti degli occupati della gig economy, potenzialmente interessati dal processo legislativo dell’Unione europea. Il numero delle piattaforme operanti ne

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