Per la maggior parte degli italiani il Ddl Zan può ridurre gli episodi di discriminazione: si legge nei risultati di un sondaggio condotto dalla società di ricerche Swg dopo l’intervento di Fedez al concertone, che spazia dall’impatto della legge a un ipotetico ingresso in politica del rapper.

Stando ai dati prevalgono le voci favorevoli alla proposta di legge,  ma non sono le uniche. Per il 57 per cento degli intervistati, il nostro paese aspetta da troppi anni l'approvazione di una legge come questa, mentre il 52 per cento il Ddl Zan sarà efficace per ridurre gli episodi di discriminazione.

Tuttavia, oltre la metà non è contraria alla proposta di legge, ma non crede che possa veramente cambiare la mentalità delle persone. Su posizioni opposte, il 38 per cento considera il Ddl espressione di una cultura che vuole cancellare il concetto di genere.

Effetto Fedez

La ricerca arriva dopo che legge contro l'omotransfobia è stata approvata alla Camera e calendarizzata anche al Senato. Fedez, sul palco del 1° maggio, è intervenuto ribadendo la necessità di approvare una legge contro la discriminazione di genere. 

Sull'intervento del cantante e influencer, considerato in grado di «contagiare» le masse grazie ai suoi milioni di follower sui social, si è aperto un grande dibattito. 

Nel suo rapporto, Swg ha posto diverse domande rispetto a quanto accaduto proprio nella serata del concertone e nei giorni successivi. I dati mostrano che la maggior parte delle persone intervistate sono a favore (47 per cento), in particolare i più giovani che difendono la libertà di un artista. Mentre il 33 per cento lo reputa inopportuno. 

Gli aspetti più apprezzati del discorso fatto da Fedez sono il fatto che abbia dato voce a un tema rilevante e allo stesso tempo acceso i riflettori sui condizionamenti della politica sulla Rai, che secondo una telefonata pubblicata su Instagram dal rapper, avrebbe tentato di «censurare preventivamente» il suo intervento sul palco.

Il 49 per cento degli intervistati da Swg, invece, sostiene che il cantante abbia usato in modo strumentale il palco del concerto annuale in occasione della festa dei lavoratori per farsi pubblicità.

Su un’ipotetica discesa politica di Fedez, il 56 per cento esprime un parere sfavorevole, soprattutto perché il cantante non viene ritenuto in grado di fare il politico. Ad accogliere positivamente questa prospettiva è invece il 17 per cento degli intervistati, con un picco del 27 per cento tra i più giovani.

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