- Taranto è una città senza pace, condannata ai veleni della diossina e del benzoapirene, ma anche da quelli di palazzo e, cosa più inquietante e grave, dall’intrigo tra l’avvocato siciliano Piero Amara e l’ex capo della procura di Taranto, Carlo Maria Capristo.
- Le accuse sono gravissime e, se confermate, sono un pugno allo stomaco alla città di Taranto, alle famiglie che vivono nel dolore e alla nostra democrazia. Il 7 luglio 2019 avevo chiesto al Csm di valutare l’operato di Capristo in relazione ai rapporti con l’avvocato Amara nella vicenda ex-Ilva.
- Il Csm non adottò nessun provvedimento su Capristo, che continuò a guidare la procura fino al 19 maggio 2020, giorno in cui fu arrestato, sempre dalla procura di Potenza, con l’accusa di aver “aggiustato” un’inchiesta quando era capo della procura di Trani.
Perché il Csm ha nominato Capristo capo della procura di Taranto?
08 giugno 2021 • 14:10Aggiornato, 08 giugno 2021 • 19:20