Secondo quanto riferisce l’Adnkronos oltre 1,6 milioni di euro di polizze dal 2014 al 2019 sono state assegnate dalla Asl di Frosinone all’agenzia assicurativa di Vladimiro De Angelis. Di queste, più della metà sono state assegnate senza gara con rinnovi deliberati dal Commissario straordinario Luigi Macchitella.

L’agenzia cita, carte alla mano, una delibera della Asl di Frosinone dell’8 marzo del 2019 che attesta l’esistenza di un meccanismo di proroghe finora tenuto nascosto e confermato anche dal nuovo capo dell’azienda sanitaria di Frosinone, Angelo Aliquò.

Aliquò è a capo dell’azienda sanitaria di Frosinone da circa due mesi, ovvero da quando ha preso il posto di Pierpaola D’Alessandro entrata in Campidoglio come vicedirettrice dei servizi alla Persona e alla Salute. Una volta entrato ha attestato la mancanza di gare e l’utilizzo di un meccanismo di proroghe e rinnovi che avrebbero minato la competizione e la leale concorrenza con altre società assicurative.

In totale, grazie a questo sistema la Unipolsai, dopo aver vinto la gara nel 2014 valida per due anni, è riuscita a ottenere in totale premi assicurativi per 1.631.802 euro.

«Circa le motivazioni delle proroghe non saprei rispondere, anche se posso immaginare che nell'ultimo periodo siano attribuibili al Covid», ha detto Vladimiro Deangelis interpellato dall’Adnkronos.

La vicenda

La vicenda è emersa dopo la diffusione del video della lite tra l’ex capo di gabinetto del sindaco di Roma, Albino Ruberti e Francesco De Angelis.

Il video è stato girato a Frosinone, fuori da un ristornate, e ritrae Ruberti, la compagna e consigliera regionale del Pd, Sara Battisti e Francesco De Angelis, vicino ad una macchina in tarda serata dopo una cena, mentre Ruberti minaccia De Angelis.

Nel video si sente chiaramente Ruberti urlare «Me te compro!? A me? Si deve inginocchiare e chiedermi scusa, altrimenti dico a tutti quello che mi ha detto. Li ammazzo! Lo ammazzo! Deve venire qui a chiedere in ginocchio scusa, altrimenti io stasera scrivo quello che mi avete chiesto a tavola. Cinque minuti je do. Cinque! Vi sparo! T'ammazzo. Cinque minuti, qui in ginocchio, tutti e due». Nel finale si sente un altra voce che dice «Stanno a chiama i carabinieri, guarda che c... di scena». Però la chiusura del video è di Ruberti che continua «Dillo a tuo fratello! E Adriano!».

Ora il video è finito sotto indagine, ci penseranno gli inquirenti a fare chiarezza sulla lite e sulle polizze assicurative dell’Asl di Frosinone. Nel frattempo, Aliquò si è detto disponibile a collaborare con gli investigatori.

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