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Positivi in barella nei corridoi. Così la sanità è al collasso

I soldi c’erano ma i piani anti pandemia non sono stati fatti. Mancano personale e ambulanze. Un video mostra l’assenza di percorsi differenziati per i malati all’ospedale di Reggio Calabria

  • Le immagini che arrivano dalla Calabria mostrano una realtà al limite. Un video ritrae la barella con un malato Covid-19 mentre attraversa il lungo corridoio dell’ospedale di Reggio Calabria. Non è un percorso riservato ai positivi.
  • Chi alla fine la spunterà sulla nomina a commissario, si troverà davanti a un’impresa difficile: riportare alla normalità, il sistema sanitario calabrese commissariato da oltre dieci anni e che ha un disavanzo di 160 milioni di euro.
  • Ci sono ospedali che non hanno mai visto la luce, come quelli di Rosarno, Palmi e Scalea e ce ne sono altri che non riescono a garantire l’assistenza ai malati pur essendo stati identificati come “strutture Covid”.

A Roma litigano per il commissario alla Sanità, nelle strutture del territorio, in prima linea, si combatte come si può. Le immagini che arrivano dalla Calabria mostrano una realtà al limite. Un video ritrae la barella con un malato Covid-19 mentre attraversa il lungo corridoio dell’ospedale di Reggio Calabria, trasportata da due infermieri bardati con tute isolanti. Non è un sentiero dedicato ai positivi. «Tornate indietro», urla uno dei barellieri ad alcune persone nel corridoio, «anzi accosta

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