Il cantante Giuseppe Povia ha contratto il Covid. Fino a oggi era stato uno dei leader no green pass e no-vax. Ma la positività lo ha costretto a non partecipare all’ennesimo appuntamento di piazza dei no green pass. Lo aspettavano a Genova, per la manifestazione di sabato 11 dicembre. Tuttavia ha voluto mandare un messaggio agli organizzatori: «Sono positivo con carica bassa, sto bene».

«Quando i bambini fanno “ooh”»

Fabrizio De André cantava: «Ma una notizia un po’ originale, non ha bisogno di alcun giornale». Così è per ogni no-vax che si ammala di Covid: tende inevitabilmente a far parlare di sé e a movimentare l’opinione pubblica. Tanto più se la persona in questione è un personaggio famoso e irrimediabilmente discusso per idee e posizioni che ha assunto durante la pandemia.

La polemica

Per Povia è andata un po’ in questo modo: non ha avuto nemmeno il tempo di ammalarsi, che la sua positività al Covid è finita sui social, al centro di un fuoco incrociato di tweet. L’inavvertita offensiva è partita da Nino Cartabellotta, medico e presidente della nota Fondazione Gimbe che da febbraio 2020 è diventato noto a tutti per i rapporti di monitoraggio sull’andamento della pandemia.

Nel suo tweet, Cartabellotta ha ironizzato su Povia. Lo ha fatto prendendo in prestito uno dei versi più noti dell’artista: il ritornello della celebre canzone presentata a al Festival di Sanremo “I bambini fanno ooh”, e su Twitter ha scritto: 

Le reazioni al tweet di Cartabellotta

Il presidente della Fondazione Gimbe ha dato vita, con il suo post, a diverse centinaia di reazioni. Massimo Gramellini ha dedicato alla polemica il suo Caffé del Corriere della Sera di oggi.

Povia, su Instagram, ha definito Gramellini «peggio di Cartabellotta», perché nel suo commento assumeva che per Povia il Covid non esisterebbe. 

Povia, idolo dei no-vax

Prima di divenire una sorta di idolo dei no-vax, il cantautore ha fatto più volte parlare di sé per le sue posizioni controverse, rispetto a varie tematiche, specie relativamente al mondo omosessuale. 

Di idee conservatrici, nel 2007 Povia ha preso parte al Family Day spiegando su un blog dell’epoca le ragioni della sua partecipazione. Vagamente anarchico e inizialmente restio allo schierarsi, è finito per diventare il portabandiera dei no-vax. Ha fatto sue le tesi della presunta dittatura sanitaria che imporrebbe alle persone di vaccinarsi, arrivando a paragonare le politiche a tutela della salute – così come già abbondantemente visto tra le fila dei contrari al vaccino –  alle leggi naziste nei confronti contro gli ebrei. 

Attraverso le sue canzoni ha trattato tematiche divisive come l’omosessualità (Luca era gay), l’eutanasia (La verità), la politica (Era meglio Berlusconi) e altri temi socioeconomici (album Nuovo Controdine Mondiale). 
Lo scorso 20 novembre era presente al grande raduno di no-vax e no gree-pass che si è tenuto al Circo Massimo, dove sono stati presi di mira diversi giornalisti, tra cui Selvaggi Lucarelli di Domani. La sua “I bambini fanno ooh” ha allietato i partecipanti, mentre rompevano le righe.

Nino Cartabellotta bersagliato, si è difeso

Cartabellotta, intanto, criticato e insultato da più utenti per il suo commento, ha cercato di ridimensionare la faccenda.

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