Il 27 per cento dei dottorandi soffre gravemente di ansia e il 36 per cento di depressione e stress. A pesare sono soprattutto la scarsa retribuzione, il sovraccarico di lavoro e la mancanza di tutele contrattuali. Le dottorande stanno peggio dei colleghi uomini
Quando Lucia ha iniziato il dottorato (il nome è di fantasia, così come gli altri citati in questo articolo), ha scoperto che fare ricerca può voler dire anche sfruttamento: «Si lavora ai propri studi, si insegna, si fanno i corsi extra per tirar su qualche soldo, si seguono i tesisti, si scrivono gli articoli (che poi firmano i superiori che li hanno solo letti), si seguono i progetti gestiti dai propri supervisori e si fanno lavori di segreteria». Il tutto in un contesto di precarietà, salari



