Il momento per lanciare il femminile sovraesteso nello sport italiano è arrivato. Sta avvenendo qualcosa di significativo. I successi non sono solo individuali, anche le squadre vanno meglio: ultimo esempio le azzurre del basket. Nonostante la disparità di investimenti e cura. Sarebbe un’evoluzione naturale se gli uomini imparassero a farsi comprendere nel femminile. Ma chi lo propone ai dirigenti, dove “dirigenti” sta proprio per monogenere maschile?