La video inchiesta svela le distorsioni del decreto flussi nel gestire l'impiego dei lavoratori stranieri nelle campagne del ragusano. Tutti i premi della serata svoltasi a Torino
La quattordicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo under 30, promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con la Rai, è stato vinto da Daman Singh, Bianca Turati e Iman Zaoin con l’inchiesta “Il prezzo della legalità” che svela le distorsioni del decreto flussi nel gestire l'impiego dei lavoratori stranieri nelle campagne del ragusano. Gli autori dell’inchiesta sono stati affiancati dal tutor giornalistico Diego Gandolfo.
Gli autori hanno investigato il sistema di ingaggio dei lavoratori extra-UE nelle campagne del ragusano, denunciando le irregolarità e gli abusi del decreto flussi, strumento che regola l’ingresso legale per il lavoro in Italia. Le testimonianze e le evidenze raccolte mostrano come le truffe ai danni dei lavoratori - nei paesi di origine e in Italia - siano una pratica comune, che alimenta dinamiche di sfruttamento e di marginalizzazione sociale.
La motivazione della giuria
«L’inchiesta Il Prezzo della legalità squarcia il velo sulle pratiche di reclutamento della manodopera straniera nell’agricoltura ragusana, mostrando l’uso fraudolento del decreto flussi. Con coraggio e rigore, rivela un sistema che mercifica i diritti e alimenta lo sfruttamento dei migranti». Questa la motivazione della giuria del Premio Morrione, presieduta da Giuseppe Giulietti.
Gli altri premi
Il Premio Riccardo Laganà Biodiversity, Sustainability, Animal Welfare è stato vinto da Novella Gianfranceschi e Niccolò Palla con l’inchiesta “La rotta delle mangrovie” che ha investigato gli effetti della crisi climatica sulla migrazione dal Senegal e le contraddizioni dell'Unione europea in materia di cooperazione ed esternalizzazione delle frontiere. Tutor giornalistico è stato Francesco De Augustinis.
Il Premio Libera Giovani è andato invece a “Acqua in bocca ” di Marianna Donadio e Dora Farina, tutor giornalistica Cecilia Anesi di IrpiMedia. L'inchiesta indaga i rapporti tra un'azienda nazionale israeliana e una partecipata romana attive nel settore delle tecnologie per l'acqua. In collaborazione con Libera Piemonte, il Premio Libera Giovani è stato assegnato dai 100 studenti del Liceo Majorana di Moncalieri, Liceo Cattaneo e del Primo Liceo Artistico di Torino, istituti superiori della rete di Libera Piemonte.
Le altre due inchieste finaliste del Premio Morrione sono l’inchiesta video “Gioco Sporco” di Ilenia Cavaliere e Alessandro Masella sul sistema di favoritismi e influenze politiche in un paese del sud pontino, tutor giornalistica Chiara Cazzaniga, inviata di Chi l’ha visto? Rai 3; l’inchiesta radio-podcast “Mea Culpa” di Marco Castellini e Chiara Garbin, tutor giornalistico Gabriele Cruciata, che, a partire da un caso di abusi su minori, esplora i retroscena dei Legionari di Cristo, uno degli ordini più ricchi e potenti della Chiesa cattolica.
Le premiazioni si sono svolte a Torino durante le Giornate del Premio Roberto Morrione tenutesi dal 23 al 25 ottobre alla Fabbrica delle “e” e al Circolo dei lettori. Tutti i finalisti sono under 30 e, oltre che dal tutor giornalistico, sono supportati dal tutor legale avv. Giulio Vasaturo, dal tutor audio video Francesco Cavalli e dal tutor musicale Pietro Ferri.
A Torino è stato premiato anche il giornalista Paolo Mondani di Report Rai3 che ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2025; mentre il Testimone del Premio Roberto Morrione è stato consegnato alla giornalista e scrittrice palestinese Rita Baroud.
Da novembre le inchieste video andranno in onda su Rainews24 nella rubrica investigativa Spotlight. L’inchiesta vincitrice verrà inoltre presentata a Roma, a Palazzo Farnese, il 20 novembre al Festival Eurovisioni alla presenza degli autori e tutor.
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