Da venerdì sono cominciate a circolare le prime voci: il Dolce Milan Hotel Malpensa di Somma Lombardo (Va) sarà la location del summit nero. Nonostante nella riunione gli organizzatori continuassero a parlare della città di Milano, Domani aveva raccontato che all’interno delle prime email inoltrate a chi aveva acquistato il biglietto si citava, come luogo consigliato in cui soggiornare, la zona intorno a Malpensa.

Senza sede

Dopo poco la location individuata dagli esponenti dell’estrema destra europea non era più disponibile. Troppe polemiche intorno al raduno e, forse, anche la preoccupazione di eventuali manifestazioni di protesta intorno all’albergo. Sta di fatto che è giunto il dietrofront definitivo dell’hotel che ha annunciato: «Nessun evento si terrà nella struttura in quella data». Gli organizzatori della kermesse, quindi, si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano. Per questo, a mezzanotte di domenica, è arrivata una mail degli organizzatori del summit a chi aveva comprato i biglietti. La mail si apre con un attacco frontale: «Una coalizione di stampa, politici, antifa e autorità italiane sta facendo di tutto per impedire che il Remigration Summit 2025 si svolga il 17 maggio».  Nel mirino, dunque, chi protesta e anche chi fa informazione.

Intanto arriva anche la conferma della notizia della cancellazione della sala: «Sotto questa immensa pressione - scrivono - la sede che avrebbe dovuto ospitarci è stata costretta a recedere dal contratto. Attualmente il nostro team legale se ne sta occupando e stiamo lavorando 24 ore su 24 per trovare sedi alternative». Ma le discussioni intorno al summit, dal punto di vista dell’ordine pubblico, erano iniziate nella mattinata di venerdì 9 maggio. Presso la Prefettura di Varese, infatti, si era tenuto il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, con rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Busto Arsizio e Somma Lombardo. Il tema? La gestione dell’ordine pubblico per il Remigration summit. Da lì è uscito il comunicato stampa che ha annunciato: «È stato disposto un articolato piano di vigilanza e prevenzione che verrà attuato con adeguato anticipo rispetto all’evento e con il concorso delle Forze dell’Ordine. La Prefettura ha assicurato che la situazione «è sotto costante monitoraggio per garantire il rispetto dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini». Già in precedenza, infatti, si sapeva che il summit, considerato un evento privato, non sarebbe potuto essere vietato.

Le manifestazioni 

È il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria del Partito democratico (Pd) che, raggiunto da Domani, commenta il summit nero: «A Somma Lombardo abbiamo un’idea differente di Europa: aperta, inclusiva, che ha saputo fare sintesi di idee e provenienze differenti». Per Bellaria i fenomeni migratori «sono una realtà ineludibile della storia e non si può fingere, con proposte assolutamente inaccettabili, che questi fenomeni storici non siano in itinere».

C’è poi la città di Milano, che sarà teatro di diverse mobilitazioni antifasciste. Sul piano dell’ordine pubblico, la piazza indetta dalla sinistra cittadina milanese, ha avuto tre cambi location su richiesta del Comitato di sicurezza: quella finale sarà piazza San Babila. Saranno presenti il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e, in attesa di conferma, la segretaria del Pd Elly Schlein e Nicola Fratoianni di Avs. In piazza, nella fila degli interventi, ci sarà quello del gruppo musicale Modena City Ramblers. Alessandro Capelli, segretario del Pd milanese, dice a Domani: «Siamo molto orgogliosi della grande reazione democratica di Milano per denunciare questa vergogna e siamo felici che chi delira di deportazioni non riesca a trovare nessun posto che li ospiti, perché i nostri territori si vergognano di avere a che fare con loro. Con buona pace di Salvini e dei dirigenti della Lega».

Oltre a Piazza San Babila si sono aggiunte due ulteriori mobilitazioni per sabato 17 maggio. La prima sarà un corteo di respiro internazionale dal titolo “Make Europa antifa again” indetto da diversi collettivi e centri sociali milanesi; che si muoverà da piazza Cairoli alle 15. La seconda, invece, sarà a Busto Arsizio e inizierà alle ore 15 in Piazza Garibaldi. Mentre le mobilitazioni antifasciste a Milano e dintorni crescono, c’è anche qualcuno che ha deciso di marciare in solitaria sui temi della remigrazione. Stiamo parlando di Casapound che, nonostante utilizzi a più riprese il termine nelle sue iniziative, ha deciso di non partecipare al Remigration summit. Ha invece promosso un corteo a La Spezia, indetto anch’esso per sabato 17 maggio: “Defend Europe. Per la remigrazione. Per l'Europa potenza”.

Anche questo appuntamento ha fatto discutere: la Questura ha vietato il corteo in piazza Brin a causa di un evento, già previsto, per i bambini. Non è ancora chiaro se la manifestazione si terrà comunque in un luogo differente. Ma associazioni e partiti cittadini hanno preannunciato una manifestazione antifascista contro il corteo di Casapound.


 

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