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Il caso della ricetta elettronica rivela le carenze informatiche della sanità

Cecilia Fabiano/ LaPresse
Cecilia Fabiano/ LaPresse
  • La possibilità di ricevere le ricette mediche sul cellulare riduce l’affollamento degli ambulatori di medicina generale ed è bene accetta da medici e cittadini.
  • Le modalità di attuazione sono però diverse da regione a regione e documentano la disomogeneità che esiste nell’attuazione delle reti informatiche in sanità.
  • La sfida del futuro sarà quella di mantenere il rapporto personale e di fiducia tra medici e cittadini, senza per questo rinunciare ai vantaggi che l’elettronica può offrire.

Proprio ieri il governo ha prorogato di un anno la possibilità per i medici di famiglia di inviare le prescrizioni di farmaci via Sms o Whatsapp.  Si tratta di una decisione richiesta da molti (tra i primi i medici stessi) che riduce l’affollamento degli ambulatori e il disagio dei cittadini i quali, per almeno altri dodici mesi, potranno evitare di andare dal medico ogni quindici giorni solo per ritirare la ricetta di farmaci che spesso usano da anni e che in molti casi dovranno continuare a

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