La polizia ha arrestato sei appartenenti alla famiglia Casamonica/Di Silvio accusati di avere commesso usura, violenze ed estorsioni nella periferia est di Roma. Dalle prime ore di questa mattina è in corso l'operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura distrettuale antimafia. Agenti del servizio centrale operativo, della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Romanina stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, esercizio abusivo dell'attività finanziaria e spaccio di sostanze stupefacenti. Fra gli arrestati ci sono anche i genitori degli affiliati del clan responsabili dell’aggressione avvenuta al Roxy bar nel 2018. In quell’occasione Antonio Casamonica e il cugino Alfredo Di Silvio entrarono nel Roxy Bar con la pretesa di passare avanti ad altri clienti e insultarono il titolare, urlandogli «rumeno di merda». Dalla violenza verbale i due passarono poi alla violenza fisica picchiando prima una donna che aveva protestato per i toni usati dai due e tornando mezz’ora dopo per “dare una lezione” al proprietario del bar accusato di non essersi occupato con la dovuta solerzia di loro.

Le motivazioni

Nel testo dell’ordinanza firmata dal gip di Roma Clementina Forleo si legge che i fatti che hanno portato agli arresti dei 6 appartenenti alle famiglie Casamonica-Di Silvio sono stati «commessi in maniera non solo reiterata ma abituale ed anzi professionale», con «condotte intimidatrici» e «intraneità degli indagati ad ambienti avvezzi al controllo del territorio con metodo mafioso». 

Le accuse di Virginia Raggi

Ieri la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva detto che il clan dei Casamonica stava pianificando un attentato nei suoi confronti.La sindaca era presente nel corso del sopralluogo per la demolizione delle villette abusive di proprietà del clan nel quartiere Romanina.

© Riproduzione riservata