Il deputato del Pd Andrea Romano ha dichiarato su Facebook il suo dolore e si è rivolto direttamente alla sindaca di Roma Virginia Raggi: «Oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. 2 mesi che non riusciamo a seppellirlo: Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo. La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande».

Il racconto

Il ragazzo aveva 24 anni ed era malato da tempo. Finora non avevano voluto denunciare: «Poi basta, non ce l’ho fatta più», racconta al Corriere. «Il feretro con nostro figlio sta da due mesi in un deposito al cimitero di Prima Porta, accatastato tra decine di bare — racconta ancora Romano —. Ero assai restio, vista la mia carica politica, a rendere pubblica la vicenda. Ma poi ho deciso di denunciare questo dramma, perché è lo stesso che stanno vivendo centinaia di romani».

Già negli scorsi mesi Ama è finita al centro delle polemiche per i servizi di cremazione. L'azienda municipale che si occupa principalmente di raccolta dei rifiuti, ha in gestione i servizi cimiteriali, ma ci sono centinaia di salme in attesa di essere cremate che vengono caricate sui camion e spostate in magazzini e depositi del cimitero. La gestione del settore è al collasso da tempo. La burocrazia, che nella capitale diventa elefantiaca, si intreccia con l'assenza di un adeguato numero di forni crematori.

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