Sono arrivate le richieste di condanna da parte del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio nel processo del caso Ruby Ter: sei anni a Silvio Berlusconi, cinque a Karima El Mahroug.

Nella parte finale della requisitoria del processo milanese, i procuratori hanno chiesto sei anni di reclusione per Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari. Per El Mahroug, l’ex Ruby, sono stati chiesti invece cinque anni di reclusione per l’accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

La procura di Milano ha anche chiesto di confiscare una somma di 10 milioni e 800mila euro all’ex presidente del Consiglio, come «prezzo della corruzione» e la confisca di cinque milioni per Karima El Mahroug come «prezzo del reato». Altra confisca richiesta è quella ai danni di Luca Risso, ex compagno della ragazza, per cui è stata chiesta una condanna di sei anni e sei mesi.

L’avvocato Federico Cecconi, legale di Berlusconi, ha commentato: «Non sono sorpreso, questo è un processo dove la Procura da anni continua con questa impostazione accusatoria e noi abbiamo argomenti solidi per arrivare all’assoluzione, il reato non c’è, tutto quello che è stato fatto oggetto di contestazione è smentibile».

Altre condanne

I procuratori hanno chiesto altre 26 condanne, tra cui quella a 1 anno e quattro mesi di Maria Rosaria Rossi, senatrice ed ex fedelissima del Cavaliere. Rossi è accusata di falsa testimonianza. La senatrice ha dichiarato: «Ho piena fiducia nell’operato della magistratura. Chiarirò la mia posizione nelle udienze che seguiranno».

Stessa accusa per il giornalista Carlo Rossella per cui invece sono stati chiesti due anni di carcere. Condanne richieste anche per ragazze che frequentavano le serate di Arcore, che sarebbero state pagate per rimanere in silenzio da Berlusconi. Per i pm, da assolvere è solo Luca Pedrini, ex collaboratore di Nicole Minetti quando era consigliere regionale, condannata nel processo Ruby bis.

Le reazioni

Su Facebook è arrivato subito il messaggio di Matteo Salvini: «Altro processo, altra richiesta di condanna per Berlusconi per ilc aso Ruby. Ma basta, non se ne può più!» che ha poi lanciato un invito ad andare a votare ai referendum sulla giustica il 12 giugno.

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato: «Piena solidarietà e vicinanza a Silvio Berlusconi, vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti. Siamo convinti che anche questa volta saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati».

Da Forza Italia, si è alzata la voce del coordinatore nazionale Antonio Tajani: «Ancora una volta si usa la giustizia a fini politici. Da Milano arriva un’assirda e immotivata richiesta di condanna contro Berlusconi per una vicenda dalla quale è stato già assolto. Un accanimento inaccettabile contro un uomo che ha agito sempre con correttezza e trasparenza». Mentre il senatore Maurizio Gasparri ha parlato di «tentativo persecutorio» ai danni dell’ex presidente del Consiglio. 

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