La 73esima edizione del festival di Sanremo si è conclusa con ascolti senza precedenti. «Un’edizione destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro paese», ha commentato l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, rimarcando la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nella serata della finale, vinta da Marco Mengoni con la canzone Due vite, lo share ha raggiunto il picco dell’83 per cento intorno all’1:45, mentre durante la puntata la media è stata del 66 per cento, siglando dei record assoluti. Circa 12.2 milioni di cittadini si sono collegati su Rai 1 per vedere la conduzione di Amadeus e Gianni Morandi. Numeri che hanno fatto lievitare anche i ricavi pubblicitari: in totale sono stati raccolti oltre 50 milioni di euro per la Rai.

L’edizione, però, ha attirato anche molte critiche da parte di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia che hanno chiesto anche le dimissioni dei vertici Rai, mentre la Lega ha minacciato tagli sul canone a partire dallo spostamento dalle bollette. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha detto: «Ho scoperto chi ha vinto stamattina, auguri al vincitore. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta».

Le critiche sono state affrontate durante l’ultima conferenza stampa di questa edizione del festival e visti i grandi numeri nessuno ha intenzione di dimettersi, nonostante l’attacco da parte dei partiti di maggioranza.

Amadeus

«Sono l’uomo più felice del mondo in questo momento, come un bambino in un parco divertimenti senza che la gioia finisca mai, sembra un sogno che però è realtà», ha detto il direttore artistico Amadeus ringraziando tutto il personale Rai che ha lavorato dietro le quinte. «La forza della gente zittisce ogni polemica», ha aggiunto. 

«Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qui, ne prenderei atto, conservando quattro anni bellissimi. Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20 per cento in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, e se si sbaglia bisogna sbagliare con le proprie idee, e non con le idee o le imposizioni di qualcun altro», ha detto Amadeus.

Il conduttore si è espresso anche sulle polemiche riguardo la mancanza di donne nelle prime cinque posizione della classifica: «Io scelgo la canzone, non faccio quote e la composizione va da sè, credo che anche il pubblico faccia così, poi magari le vendite danno ragione alle donne, Madame è già molto alta in classifica. Si sceglie la canzone, indipendentemente da chi la canta».

Coletta

«Non c’è Sanremo se non c’è polemica ma ribadisco per l’ultima volta che il prodotto televisivo è un lavoro che vuole parlare a chi guarda la tv, senza alcun indottrinamento ma portando il miglior prodotto televisivo possibile, ha detto invece il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Stefano Coletta.

«Le esternazioni politiche fanno parte della natura di una kermesse così importante, ma il nostro lavoro è legato al prodotto televisivo, e vederlo così ben fatto e ben rappresentato è la gioia più grande. Certo, restano a volte le amarezze quando si viene attaccati sul piano personale. Trovo incivile che si attacchi un dirigente della tv pubblica sul piano personale, io sono una persona perbene e spero che queste cose siano dimenticate presto», ha aggiunto. 

Sul bacio tra Rosa Chemical e Fedez ha detto: «Ho amato molto di più il bacio tra Anna e Gianni», aggiungendo che «non è volontà di nessuno di noi turbare il pubblico».

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