Di fronte alla catastrofe della guerra in Ucraina, si possono scegliere due approcci: quello dell’empatia e quello dell’analisi. Il primo spinge a concentrarsi sulle storie, quelle di chi fugge, di chi resta, di chi muore. In guerra tutte le vittime hanno pari dignità, ogni vita che si spegne o che viene stravolta è una tragedia incommensurabile.

Eppure, di fronte agli spartiacque della storia, la chiave dell’empatia permette di solidarizzare, ma non sempre di capire. E senza capire, si possono fare scelte pericolose e sbagliate.

Per questo Domani, alla vigilia della crisi ucraina, ha fatto una scelta drastica: concentrarsi sull’analisi e l’approfondimento, inquadrare i tragici eventi di queste settimane nella prospettiva lunga della storia e in quella larga della geopolitica.

Perché le domande di noi spettatori inermi e vittime delle conseguenze economiche e politiche dell’aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina e all’occidente sono tante e hanno risposte articolate.

Scenari dossier, in edicola dal 1° aprile

Invece di affidarci ai tanti collaboratori freelance partiti alla volta dell’Ucraina, spesso volenterosi ma un po’ improvvisati, a Domani abbiamo scelto di mobilitare tutta la nostra squadra di commentatori, esperti, analisti.

A questo già ricco gruppo si è aggiunto di recente Dario Fabbri, che ormai tutti conosciamo per la sua incessante e preziosa attività di analisi e commento agli sviluppi della guerra giorno per giorno, soprattutto in televisione a La7.

Con Dario abbiamo costruito il mensile SCENARI, di cui lui è il curatore e la firma più apprezzata, che sceglie la chiave della geopolitica per spiegare l’attualità, con tutta la potenza analitica di una disciplina che intreccia storia, economia e geografia, grazie al supporto delle mappe curate dal nostro cartografo Luca Mazzali (faseduestudio/Appears).


Leggi il numero 1 di Scenari: “L’Europa contesa” (25/02/2022)

Leggi il numero 2 di Scenari: Risiko russo (18/03/2022)


Il successo di SCENARI è stato immediato perché rispondeva a una grande domanda di comprensione da parte di lettori stanchi delle semplificazioni caricaturali dei talk show e già bombardati di notizie online: quello di cui c’è più bisogno è l’approfondimento e l’analisi, che SCENARI offre grazie alle firme italiane e internazionali sulle quali può contare.

Domani e SCENARI sono diventati in breve tempo lo strumento indispensabile per districarsi nell’assurdità di questa guerra che tanto inquieta tutti noi.

Non tutti i lettori sono riusciti a trovare i primi due numeri di SCENARI in edicola, perché la grande domanda ha fatto esaurire le copie in molti punti vendita.

Per rispondere alle tante sollecitazioni che abbiamo ricevuto, abbiamo quindi pensato di pubblicare uno speciale SCENARI DOSSIER, un numero speciale di ben 48 pagine che raccoglie gli articoli e le mappe fondamentali dei primi due numeri e che conta anche 14 pagine inedite di analisi e approfondimenti firmati da Dario Fabbri e dagli altri analisti ed esperti che collaborano a SCENARI.

SCENARI DOSSIER sarà in edicola da venerdì 1° aprile fino all’8 aprile, a 5 euro, e permetterà a tutti quelli che sentono l’esigenza di capire la guerra Ucraina e le sue prospettive di trovare in un’unica pubblicazione le risposte che la geopolitica può offrire.

Domani + Scenari

Per sostenere il nostro lavoro e per dare continuità al progetto SCENARI, il modo migliore è però sottoscrivere un abbonamento: in digitale sarete sicuri di non perdervi nulla, e di leggere comodamente il giornale e i suoi allegati da tablet o smartphone.

Domani vive di ricavi da abbonamento, da vendita da edicola e da pubblicità. Ma fin dall’inizio ha scelto di puntare soprattutto sui primi, perché siamo convinti che i giornali ormai hanno senso soltanto se diventano comunità di lettori e condivisione di competenze e di esperienze. 

Il successo di SCENARI ci conferma che la via giusta è quella di scommettere sul contenuto e sull’indipendenza dell’analisi. 

Per aiutarci a continuare questo lavoro e a dare prospettiva ai nostri progetti, come SCENARI e gli altri che abbiamo in cantiere, la scelta migliore è abbonarsi. Non vi farò i soliti ragionamenti sul fatto che l’abbonamento annuale a un quotidiano costa meno di un caffè al giorno, in tempi incerti e di inflazione come questi siamo tutti consapevoli che ogni euro è prezioso e il suo utilizzo va ben ponderato. 

Leggete Domani, leggete SCENARI, e se pensate che vi offrano qualche chiave di lettura utile per decodificare l’angosciosa complessità nella quale siamo immersi, entrate nella nostra comunità e affrontate con noi questi tempi incerti che richiedono bussole adeguate. 

Stefano Feltri 

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