Ieri sono stati identificati 17.012 nuovi casi di persone positive al coronavirus, un numero in calo rispetto ai 21.273 di ieri, ma comunque quasi doppio rispetto ai casi identificati lunedì scorso. La diminuzione è ingannevole ed è dovuta al basso numero di tamponi che si processano nel fine settimana e i cui i risultati vengono comunicati il lunedì. Il totale di tamponi analizzati ieri era 124mila, il numero più basso da lunedì 19, quando ne erano stati esaminati poco meno di centomila.

Il numero dei morti continua a rimanere alto. Lunedì sono stati registrati i decessi di 141 persone a causa del coronavirus, mentre ci sono 76 posti in più occupati nelle terapie intensive. Il totale è salito così a 1.284. In tutto il paese ci sono poco più di duemila posti di terapia intensiva liberi e disponibili per malati Covid-19, a fronte di un totale di circa 6mila terapie intensive, di cui il 70 per cento sono solitamente occupate da pazienti affetti da altre patologie.

Le nuove regole

Ieri è stata la prima giornata in cui sono entrate in vigore le nuove restrizioni contenute nel Dpcm approvato domenica dal governo. Bar e ristoranti hanno chiuso alle 18, tranne che per consegne a domicilio e vendita per l’asporto. Hanno dovuto chiudere completamente palestre, terme, piscine e centri benessere, oltre a teatri, cinema e sale da concerto. Chiusi anche i casinò, le sale scommesse, le sale giochi e bingo. Infine è stata disposta la chiusura degli impianti sciistici, salvo accordo con le regioni, mentre sono state sospese tutte le attività sportive dilettantistiche. Sono invece rimasti aperti i musei.

Il Dpcm ha stabilito anche l’obbligo per le scuole superiori di tenere il 75 per cento delle lezioni tramite didattica a distanza e ha imposto di far iniziare le lezioni dopo le 9 di mattina per non sovraccaricare il sistema di trasporto pubblico negli orari di punta. Infine, il testo approvato dal governo consente le manifestazioni ma solo in forma “statica” e proibisce i cortei.

Sono salite a sette le regioni e province autonome che hanno introdotto il coprifuoco, vietando ogni spostamento senza valide ragioni nelle ore notturne. In Lombardia, Campania, Sicilia, Piemonte e provincia autonoma di Bolzano non si può circolare dalle 23 alle 5 di mattina. In Lazio e Calabria il divieto inizia alle 24. In Campania, inoltre, le scuole di ogni ordine e grado rimangono chiuse per ordine della giunta regionale. Calabria, Lombardia e Sicilia hanno invece chiuso soltanto le scuole superiori.

Le proteste

Le nuove norme hanno causato proteste e scontri in tutta Italia. I più gravi si sono verificati a Napoli nel corso del fine settimana, ma manifestazioni più o meno pacifiche sono state organizzate a Catania, Siracusa, Rimini, Catanzaro, Bari e decine di altre città. A Torino hanno protestato i tassisti. A Roma, Milano, Bergamo e Genova si sono svolte manifestazioni di commercianti e ristoratori. A Taranto e Cosenza hanno protestato i titolari di palestre e piscine. In quasi tutti i casi si è trattato di manifestazioni a cui hanno partecipato alcune decine o centinaia di persone, in gran parte commercianti, lavoratori della ristorazione, ambulanti e titolari di attività colpite dall’obbligo di chiusura.

La politica

Le nuove norme hanno causato divisioni anche tra le forze politiche. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha detto che sta preparando un ricorso contro il Dpcm e ha presentato un piano alternativo in sei punti per contrastare l’epidemia. Altre divisioni sono affiorate nella maggioranza che sostiene il governo. Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha detto che chiederà di modificare il Dpcm per consentire la riapertura di ristoranti, teatri, cinema e palestre. Renzi ha detto che «è più facile contagiarsi sulla metropolitana che a teatro», un’affermazione non supportata da studi scientifici. Italia viva è il partito maggiormente contrario alle restrizioni tra quelli che compongono la maggioranza e negli ultimi giorni si è apertamente opposto alle varie norme discusse dal governo. A Renzi ha risposto senza citarlo il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: «Non è serio sedere al tavolo del governo e poi fare opposizione il giorno dopo».

Critiche opposte a quelle di Renzi sono invece arrivate da Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, che ieri ha ripetuto ancora una volta che le misure contenute nel Dpcm sono insufficienti e servono invece «lockdown locali».

Il vaccino di Oxford

Il vaccino per il Covid-19 a cui sta lavorando l’università di Oxford con l’aiuto della multinazionale farmaceutica AstraZeneca ha prodotto una risposta immunitaria positiva in pazienti giovani e anziani. Un portavoce della multinazionale ha fatto sapere anche che AZD1222, il nome tecnico del vaccino, risulta sicuro e causa soltanto lievi reazioni avverse nei pazienti più anziani. La notizia è stata accolta in modo molto positivo da medici ed esperti di tutto il mondo. Il fatto che il vaccino generi una risposta immunitaria tra gli anziani senza causare reazioni avverse particolarmente gravi è molto importante poiché proprio gli anziani saranno la categoria più importante da vaccinare.

 

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