Vittorio Sgarbi contro Stefano Feltri e contro «la religione dei vaccini»: «Neanche ai tempi del duce», ha commentato il critico d’arte, rispondendo all’editoriale pubblicato domenica 5 settembre dal direttore del Domani, “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile”.

«Possiamo accettare», si è chiesto il parlamentare, in un video pubblicato sul suo profilo Facebook domenica, «che in una democrazia uno faccia un editoriale dal titolo “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile”, cioè togliamo loro i diritti?». 

«Io credo che tu sia “evasore mentale”», ha detto Sgarbi al direttore. 

«Non vorrei darti del fascista», ha detto il politico rivolgendosi a Feltri, in un video pubblicato sul suo profilo Facebook», ma «neanche in Cina, neanche in Paesi in cui non si tollera che la si pensi diversamente… Quelli che non si vaccinano sono circa un 20 per cento della popolazione, per una ragione o per l’altra: dovremo consentire loro, se non sono pericolosi altro che per sé stessi di non farlo, o no?». 

«È una religione quella del vaccino, c’è il dio vaccino, ed è una religione anche quella della setta che è contro i vaccini», ha commentato Sgarbi, che ha poi aggiunto: «Chiamarli evasori vaccinali: saranno anche coglioni, ma avranno una loro idea, vuoi lasciargliela? Possono essere lasciati liberi come capita in Spagna, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Inghilterra, tutti i Paesi dell’est di potersi non vaccinare e non avere bisogno del Green pass?». 

Il critico ha attaccato anche il governo per la misura del certificato vaccinale, da esibire per gli eventi all’aperto («una presa per il culo») o entrare nei musei.

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