- La persistente siccità ha costretto molti agricoltori a dover ridurre le superfici coltivate a riso e ad incrementare le colture alternative, come soia e mais.
- Nonostante il riso rischi l’inquinamento da cadmio, a causa della siccità, i prezzi continuano ad essere piuttosto alti, con conseguente crisi di altri attori della filiera come le riserie.
- Un altro anno di siccità significherebbe la chiusura di molte aziende agricole e il fallimento delle riserie. A rimetterci potrebbe essere il primato di produzione dell’Italia, leader in Europa.
Cambiare, o addirittura ridimensionare, prima che sia troppo tardi. È questa la situazione che si trovano a dover affrontare i risicoltori italiani, alle prese con una situazione idrica tale da dare già per assodato un calo della produzione del riso per il secondo anno di fila. «Possiamo già immaginare come la quantità di prodotto sia destinata a scendere del 20 per cento quest’anno, con molti risicoltori che prevedono di passare a colture come soia e mais, anche se pure quest’ultimo ha biso



