L’inchiesta sui ristoranti della malavita

Quel pranzo del presidente Sousa nel locale in odore di ’ndrangheta

  • «Ieri abbiamo avuto l’immenso piacere di avere a casa nostra il caro presidente della repubblica portoghese, Marcelo Rebelo Sousa. Per noi è stato un onore, grazie per la visita».

  • Così lo staff del ristorante Italy Caffè, con sede a Lisbona, salutava il presidente del Portogallo che era andato in visita nel noto locale per gustare le prelibatezze made in Italy.

  • Allora come oggi, secondo gli inquirenti, quel ristorante è nelle mani di un imprenditore, ai domiciliari perché indagato per autoriciclaggio e altri reati aggravati dall’aver agevolato la ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale più potente d’Europa.

«Ieri abbiamo avuto l’immenso piacere di avere a casa nostra il caro presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo Sousa. Per noi è stato un onore, grazie per la visita». Così lo staff del ristorante Italy Caffè, con sede a Lisbona, salutava il presidente del Portogallo che era andato in visita nel noto locale per gustare le prelibatezze made in Italy. Era il 2019, ma anche nel settembre scorso la prima carica dello Stato non aveva rinunciato alle delizie della cucina italiana. Le deli

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